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Isee, cosa succede se vi dimenticate di farlo: assegno unico ridotto e non solo

La mensilità di febbraio potrebbe essere più ricca, basta non venga dimenticato di porre la richiesta

Grazie all’attestazione Isee che il governo riesce ad aiutare con qualche bonus spettante le famiglie più disagiate e soprattutto anche i nuclei familiari numerosi. Questo accade attraverso l’emissione di denaro tramite assegni familiari, che spettano per ciascun figlio, e con eventuali sconti spettanti in base alla fascia in cui riusciamo a collocarci. Ma cosa succede se ci dimentichiamo di farlo?

L’attestazione Isee è molto importante per chi vorrebbe ricevere l’agevolazione di qualche bonus, oppure per le famiglie con più bambini, in quanto rivelerebbe di essere beneficiari o meno di cospicue somme concesse tramite assegni familiari. Ma non tutta l’intera popolazione ogni anno sottopone la domanda per l’attestazione Isee, questo magari per mancanza di informazione a riguardo. Ecco cosa succede quindi se ci siamo dimenticati di farne richiesta.

Isee, foto Facebook – VelvetGossip

Ogni anno non tutta la popolazione sottopone la richiesta di attestazione Isee, anche se le modalità di presentazione della domanda sono davvero semplici. Basterà, infatti, recarsi a un CAF oppure procedere in autonomia sul sito Inps. Eppure, alcuni italiani, probabilmente anche per disinformazione, evitano questo passaggio per superficialità o mancanza di tempo. L’Isee va solitamente presentato entro la fine di febbraio, per poter permettere di erogare una mensilità più ricca entro questo mese. Più l’indicatore economico è basso, più ovviamente si potrà usufruire di alcuni vantaggi che permettano alla persona in questione di essere agevolato in più aspetti. Dal caro bollette, fino agli assegni familiari. Soprattutto per quest’ultimi è fondamentale spettare la scadenza della presentazione della domanda dell’attestazione. Ma scopriamo cosa accadrebbe se per caso ci dovessimo dimenticare di fare tutto per tempo.

Cosa accade se non si fa domanda per l’attestazione Isee

Per ottenere l’aggiornamento dell’indicatore andrà inviata entro il 28 febbraio di ogni anno la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps e attendere la modifica. Questo risulta fondamentale per ottenere la giusta somma che ci spetta per quanto riguarda gli assegni familiari. Può però accadere che per disinformazione personale oppure per mancanza di tempo non si riesce a sottoporre la domanda per l’Isee. In questi casi, verrà erogata solo la quota minima di 50 euro per ciascun figlio. Si avrà poi tempo fino al 30 giugno per aggiornare la richiesta e prendere gli arretrati spettanti. Se non ti sottopone la domanda entro quest’ultima data, non si potrà più accedere ai benefici spettanti per ciascun figlio.

Isee, foto Instagram – VelvetGossip

In Italia sono solo al 18% le famiglie che pur non presentando domanda comunque si riconosce un assegno unico in corso di validità. Eppure, solo poche le famiglie con reddito annuo superiore a 40mila euro a cui è superfluo effettuare l’attestazione Isee. Ma purtroppo i dati per chi deve presentarla sono ancora bassi. Certo, dopo che aver presentato si possono scegliere due modalità di erogazione: quella attraverso un assegno unico annuale e quella per ogni mensilità. Nel primo caso l’assegno verrà erogato nel mese di febbraio, ricevendo quindi una mensilità più ricca del solito. Inoltre, nel caso dell’assegno unico non bisognerà presentare un’ulteriore domanda. In quanto il rinnovo al nuovo anno avviene in modo automatico.

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