
La vicenda che vede protagonista Sara Tommasi appare sempre più complessa e amara. E continuano ad avere sviluppi imprevedibili (questo bisogna riconoscerlo). Prendiamo, per esempio, l’improvviso e intenso interessamento da parte di Gabriele Paolini, il disturbatore televisivo. Il 29 settembre è apparsa una foto sulla pagina ufficiale Facebook di Sara Tommasi. Foto che ritrae lei (in pessime condizioni) e lui. Sotto, un messaggio: “Questa che vedete è l’ultima fotografia che ritrae Sara Tommasi prima del suo ricovero forzato in ospedale, a Sara, purtroppo è stato applicato il trattamento sanitario obbligatorio. Ho incontrato più volte Sara. Ho imparato ad amarla, a commuovermi della sua fragilità. In Fede, Gabriele Paolini, l’Arlecchino della tv” (certo salta all’occhio l’indirizzo web del suo sito come firma del post…). Qualche giorno dopo, Paolini è tornato sulla stessa pagina per portare tutti a conoscenza della sua “missione”: “Sara – si leggeva nel suo messaggio – ha bisogno del nostro amore. Conoscendo Sara Tommasi ho avuto a che fare con una ragazza che è tutt’altro rispetto a quello che riportano, con cattiveria e ferocia, giornali e i mass media”.
Il sentito messaggio si concludeva con una sorta di minaccia: “Guai, guai, guai, guai, guai a chi si permette ancora di offendere il nome ed il cognome di Sara Tommasi!! Chi offenderà, da oggi, sabato 6 ottobre 2012, la figura di Sara se la vedrà direttamente con i miei due studi legali, capeggiati dagli Avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller. Tengo molto a Sara; Sara Tommasi, è delicata come una piuma, è dolce come il miglior miele d’arancio!!!”. Perché noi abbiamo usato i verbi al passato? Perché le parole di Paolini sono scomparse da quella pagina dopo essere state riprese da diversi siti. Mistero.
La sparizione, comunque, non ha impedito la diffusione della notizia. Qualcuno, addirittura, è arrivato a concludere che Paolini si sia innamorato di Sara. Conclusione che alle nostre orecchie risulta affrettata per più di un motivo. Comunque. Il “birichino” sta portando avanti la battaglia pro Sara anche tramite il proprio canale su Youtube che – curioso – si chiama “Paolinisex”: ci sono diversi video dedicati all’argomento, fra cui quello che annuncia l’inizio di uno sciopero della fame per Sara e quello in cui Paolini telefona ad Alfonso Luigi Marra, “vecchia” conoscenza della ragazza.
Marra, però, di recente si è scagliato contro Paolini: “è vicino – sono le sue parole riportate dal quotidiano Giornalettismo – a questi qui della pornografia, gentaglia, ed io ho cercato di sapere da lui qualcosa su Sara, perché si parla di Sara, di chi l’attacca, di chi la sfrutta, anche se poi nessuno dice che questa pellicola che non ho voluto manco vedere è stata un’affare enorme. Si tratta di gente che per avere un minimo di notorietà si getterebbe nel fuoco“. Marra parla di vicinanza alla pornografia perché Paolini ha firmato un contratto con Federico De Vincenzo, ovvero colui che ha prodotto il film hard della Tommasi.
Il disturbatore televisivo si difende: “Quando ho conosciuto Sara Tommasi ho incontrato una persona intelligente, fragile, stanca. Da quel giorno ho deciso di espormi in prima persona contro chi parla male di lei certificando la scoperta di una ragazza fragile. Se l’avvocato Marra e la madre hanno da ridire sul contratto che mi lega con Federico De Vincenzo, questo non ha alcun legame con le mie campagne pubbliche fatte negli ultimi 15 giorni tese ad invitare le istituzioni rendendolo l’emblema di una gioventù fragile“. Obiettivo nobile, non c’è che dire. Però noi continuiamo a essere poco convinti. Perché Paolini sta facendo parlare di sé, in questo periodo, e da poco si è diffusa la notizia della collaborazione professionale con De Vincenzo. Sarebbe interessante conoscere la data prevista per il lancio del film in questione. Sarebbe molto interessante. Perché i più diffidenti potrebbero pensare anche a una manovra pubblicitaria, eh.
A proposito: Paolini è da un po’ che subisce il fascino della pornografia, pare. E ama anche parlare di sesso. Basti dare un’occhiata al suo sito per rendersene conto. I più diffidenti – sempre loro – potrebbero pensare pure che stia cercando di fare il grande salto nel campo della cinematografia a luci rosse… Troppo ambizioso?