
Maria Elena Boschi non è affatto tranquilla in queste ore. E ha motivi fin troppo validi per non esserlo. Già, perché domenica sera ignoti si sono introdotti nel suo appartamento romano, poco distante da Piazza del Popolo (dunque in pieno centro). Lei era fuori. Quando è rientrata, ha subito notato dei graffi intorno alla serratura e la porta della sua stanza chiusa. Ha lanciato subito l’allarme e chiesto l’immediato intervento degli uomini della sua scorta, che l’avevano accompagnata a casa e dunque si trovavano ancora da quelle parti. Dopo di che il Ministro delle riforme ha denunciato l’episodio alla Polizia: è stato effettuato un sopralluogo e, secondo quanto si apprende, sono stati disposti dei piantonamenti – tramite agenti intorno all’abitazione. Il fatto è che l’intera faccenda è preoccupante, perché non si tratta di “semplici” ladri com’era parso a primo acchito.
No. L’appartamento è stato trovato in perfetto ordine e pare che non manchi nulla. Ogni cosa al suo posto: televisore, elettrodomestici, preziosi non sarebbero stati neppure sfiorati. C’era tuttavia quella porta stranamente chiusa: “Di solito la lascio aperta – ha riferito il bel Ministro al quotidiano Il Tempo, che per primo ha riportato la notizia – un po’ per abitudine, un po’ per avere la certezza che nessuno entri in mia assenza“. Dunque quegli estranei non sono entrati con lo scopo di derubare la Boschi. Che intenzioni avevano, allora? Gli inquirenti non escludono che volessero curiosare fra carte e documenti oppure posizionare microspie per le intercettazioni ambientali. Ed è proprio questo il motivo dell’ansia del Ministro.
La Scientifica ha bonificato l’appartamento e in queste ore arriveranno i risultati dei rilievi; intanto proseguono le indagini per individuare i responsabili dell’irruzione. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate sulla facciata del palazzo, poco sopra il portone.
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