Gf Vip, Alfonso Signorini spiega il vero motivo della sfuriata contro Giulia De Lellis
Alfonso Signorini, co conduttore e opinionista della seconda edizione del Grande Fratello Vip, è stato protagonista di un’accesissima polemica con Giulia De Lellis durante la diretta della quarta puntata del reality. Durante il programma Casa Signorini, il giornalista ha spiegato il perché delle sue accuse contro la giovane influencer…
Alfonso Signorini, giornalista e opinionista e co conduttore della seconda edizione del Grande Fratello Vip, ha avuto un acceso scontro con la giovane Giulia De Lellis durante la diretta della quarta puntata del reality. L’uomo ha usato parole molto dure verso la web influencer dandole dell’ignorante; la polemica è nata per via di presunte frasi omofobe della ventunenne.
La vicenda è stata commentata ampiamente anche sui social e durante il salotto web del giornalista, #CasaSignorini, in diretta straming su 361magazine.it, portale diretto dall’opinionista, quest’ultimo ha avuto modo di chiarire il suo punto di vista. Durante le chiacchierate a #CasaSignorini, il giornalista invita diversi personaggi del mondo dello spettacolo o influecer molto noti sul web; da Belen Rodriguez a Valeria Marini, sono molti i volti dello showbiz che commentano e chiacchierano nel salotto di Signorini.
Il direttore del settimanale Chi ha avuto modo ancora una volta di chiarire il suo punto di vista circa la discussione con la De Lellis: “Perché mi sono alterato? Te lo spiego: perché tu, Giulia De Lellis non puoi elencare tra le categorie disgraziate della società i gay e i drogati, perché se la De Lellis avesse detto ‘Io sono ipocondriaca e non voglio condividere la mia sigaretta e il mio bicchiere con nessuno’ io non avrei detto niente. Ma se tu mi citi i gay e i drogati vuol dire che fai delle distinzioni. Seconda cosa: se tu mi tiri in ballo le malattie e ti riferisci – perché lo hai detto tu – ai drogati e ai gay, ciascuno di noi che cosa pensa, se non all’AIDS? Pensiamo al raffreddore? Alla dissenteria? Alla mononucleosi? Direi proprio di no, perché quella per anni è – per retaggio culturale – è stata la malattia degli omosessuali“.
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