
Luigi Bignami, noto giornalista scientifico è stato estromesso dallo staff del telegiornale di Canale 5, il Tg5 per aver corretto in diretta la giornalista Cristina Bianchino.
Il giornalista scientifico Luigi Bignami con un lungo post racconta la sua disavventura, e la perdita del lavoro con il telegiornale di Canale5 il TG5, il giornalista afferma che solo per aver corretto la giornalista Cristina Bianchino che lo aveva chiamato con il nome sbagliato, è stato estromesso dallo staff e in più è stato ripreso dal direttore Clemente Mimun per, a quanto afferma il giornalista, aver ripreso in maniera maleducata la giornalista.
La Bianchino l’aveva presentato come Giovanni Bignami, anche lui astronomo, ma purtroppo deceduto da poco, quindi Luigi Bignami aveva tenuto a precisare che il suo nome e la sua qualifica erano altri. A quanto pare però il gesto non è proprio piaciuto al direttore Clemente Mimun, che a quanto riporta il giornalista sul suo post, gli ha inviato una lettera dicendogli che avrebbe interrotto la collaborazione con lui.
Il post del giornalista riporta queste parole: “Un ciao a tutti. Da oggi non vedrete più servizi di Luigi Bignami sul telegiornale di Canale 5 (anche se ne facevo pochi), perché dopo quello che è successo al mio ultimo invito (mi sono permesso di correggere una giornalista che mi ha presentato per un astronomo morto da 3 mesi), sono stato estromesso dai collaboratori dal Direttore Dr Clemente Mimun, perché mi ha scritto: “Ha reagito in modo eccessivo ad un errore della nostra conduttrice, non ho apprezzato neanche un po’ …” Non so cosa significa che “ho reagito in modo eccessivo…”, ho cercato di farmelo spiegare, ma il Direttore dice che la frase è chiara. Pensavo che dire la verità, chiarire le cose fosse la cosa più naturale e normale di questo mondo, soprattutto quando si fa con educazione (come mi sembra abbia fatto in trasmissione) ed invece no. Noi freelance, liberi da ogni legame di ogni tipo, non siamo in alcun modo tutelati. Vale la parola o l’idea di una persona super-tutelata e tu sei schiacciato, infangato. Non importa se questo significa decurtazione dai tuoi già miseri stipendi se l’idea di chi ti dà la ciotola per mangiare è di un certo tipo neppure si degna di chiamarti e trovare una spiegazione. No! Nonostante abbia perso ore per loro, rimettendoci anche soldi. Questo è quanto!”.
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