Giuseppe Tornatore a Che tempo che fa: “Mi stanno dipingendo come un mostro”
Giuseppe Tornatore, regista Premio Oscar, ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio interviene sul caso delle molestie sessuali e afferma: “Ho la coscienza a posto ma sono provato, mi stanno facendo passare per un mostro stupratore che non sono”.
Tanti sono i registi e i produttori cinematografici che sono stati accusati di molestie sessuali nel campo dello spettacolo. Oltre al caso Weinstein negli Stati Uniti e la questione Fausto Brizzi in Italia, anche il regista siciliano Giuseppe Tornatore è stato investito da accuse molto pesanti. Miriana Trevisan, ex showgirl nostrana, ha accusato il Premio Oscar di averle fatto delle avances particolarmente aggressive. “Mi seguì fino alla porta, mi appoggiò al muro e cominciò a baciarmi collo e orecchie, le mani sul seno, in modo abbastanza aggressivo”, questo è quello che la Trevisan ha rivelato in un’intervista a Vanity Fair.
Ospite nel programma di Fabio Fazio Che tempo che fa, Tornatore risponde così alla domanda del presentatore sulla bufera che lo sta interessando: “Io innanzitutto ho la coscienza a posto. Questo incidente non mi ha provocato sofferenze, stupore invece sì. Soprattutto mi ha svelato una dimensione che non conoscevo, e cioè che una mattina accendendo la televisione o il computer scopri di essere un mostro, di essere uno che non sei. Certo, tu in seguito potrai sempre cercare di dimostrare che non è vero, ma intanto il danno è fatto”. Il racconto del regista continua con una critica verso i media, in particolare certi organi di stampa accusati di utilizzare metodi poco ortodossi.
Non si fa aspettare la risposta di Miriana Trevisan, che su Twitter scrive: “Anch’io la mattina dopo mi sono svegliata credendo di essere sbagliata in un mondo che mi voleva convincere di essere nel giusto”. Ospite in diverse trasmissioni televisive, la Trevisan ha confessato la sua brutta avventura con il regista Tornatore, il suo racconto come quello di Asia Argento ha aperto il caso “molestie sessuali” che sta colpendo diversi esponenti del cinema italiano e internazionale.
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