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Ylenia Carrisi, il giallo che ha sconvolto la vita di Al Bano e Romina: tutta la storia

Un dolore immenso che non sparirà mai quello di Al Bano e Romina per la scomparsa della loro figlia, Ylenia Carrisi. 

Sono passati oltre 24 anni dalla scomparsa di Ylenia Maria Sole Carrisi, per tutti Ylenia Carrisi. Era il 31 dicembre del 1993 quando la giovane, alla sola età di 23 anni, è sparita nel nulla. Da quel giorno di lei non si sono più avute notizie. Ylenia aveva da pochi anni intrapreso la carriera nel mondo dello spettacolo, partecipando in alcune trasmissioni televisive come La Ruota della Fortuna, condotta da Mike Buongiorno. La primogenita di Al Bano Carrisi e Romina Power amava viaggiare per il mondo e, mentre frequentava il corso di letteratura presso il King’s College di Londra, ha scoperto l’amore del viaggiare in solitaria.

Nel luglio del 1993, tornata da una vacanza con tutta la famiglia a New Orleans, rimase incantata dagli artisti di strada presenti nella città della Louisiana rivelando al padre di voler scrivere un libro dedicato a loro, in particolare agli artisti e ai senzatetto provenienti per lo più dal Belize. Ylenia Carrisi prese così una pausa dagli studi per partire alla volta del Sud America. Giunta a Guayaquil, in Ecuador, la figlia di Al Bano e Romina si appassionò a quanto la circondava, sempre più convinta del suo viaggio. Giunse a New Orleans per proseguire la sua avventura alla scoperta degli artisti di strada, ma qualcosa proprio nella città della Louisiana ha cambiato per sempre la vita dell’intera famiglia. Il 30 dicembre del 1993 (in Italia 31 dicembre 1993, ndr), Ylenia Carrisi ebbe una dura discussione telefonica con il padre, contrariato dal ritorno della figlia a New Orleans dove mesi prima aveva conosciuto un artista di strada non di suo gusto. Si tratta di Alexander Masakela, un trombettista che non ha mai convinto Al Bano Carrisi e Romina Power.

Il giorno Ylenia Carrisi si mette nuovamente in contatto con la famiglia. La telefonata parte dal telefono del LeDale Hotel di New Orleans. La conversazione prosegue tranquillamente e la giovane sembra rassicurare la madre dicendole di stare bene. Da quel 31 dicembre del 1993 però qualcosa di tragico e misterioso è accaduto. Stando quanto sostenuto dalla proprietaria dell’albergo Ylenia lasciò l’hotel il 6 gennaio del 1994, abbandonando lì gran parte dei suoi effetti personali. Il trombettista di strada, con il quale aveva alloggiato e condiviso la stanza del LaDale Hotel, tentò di lasciare l’albero il 14 gennaio, provando a saldare il soggiorno con gli assegni turistici di Ylenia Carrisi. Da quel momento sono partite le indagini sulla scomparsa della ragazza, in quanto i suoi assegni senza la sua presenza hanno immediatamente destato molti dubbi. Masakela non denunciò la sparizione della ragazza. Interrogato dalla Polizia sostenne di non aver mai avuto rapporti sessuali con Ylenia Carrisi, in quanto lei si era sempre rifiutata. Sostenne inoltre di non sapere che fine avesse fatto la giovane, ritenendola però viva. Il trombettista Masakela scomparse nel nulla, senza lasciare alcuna traccia, poco dopo essere stato interrogato dagli inquirenti.

Cosa sia successo a Ylenia Carrisi resta ancora oggi un mistero. L’ultimo che probabilmente la vide fu Albert Cordona, guardiano notturno dell’Audubon Aquarium of the Americas, il quale riferì di aver visto il 6 gennaio 1994, alle ore 23:30 circa, una ragazza bionda gettarsi nel Mississippi. Nessun corpo riportato rinvenuto nel fiume fu identificato come quello della primogenita della coppia. Al Bano, come le autorità, è convinto che Albert Cordona sia stato l’ultimo ad aver visto sua figlia in vita, per via della frase che la ragazza avrebbe esclamato prima di buttarsi: “Io appartengo alle acque“. Parole che Ylenia Carrisi avrebbe pronunciato spesso da bambina quando si tuffava. Di parere completamente opposto è Romina Power, la quale crede fortemente che la figlia sia ancora in vita. Entrambi sono però concordi nell’attribuire la colpa della scomparsa della figlia al trombettista Alexander Masakela, il quale, a loro avviso, avrebbe addirittura drogato Ylenia Carrisi.

Il 1° dicembre del 2014 il Tribunale di Brindisi, dopo l’istanza di dichiarazione di morte presunta presentata da Al Bano, ha dichiarato deceduta il 31 dicembre del 1993 Ylenia Carrisi. Romina Power, contraria a tale scelta, si dichiarò profondamente amareggiata da questa decisione dell’ex marito.

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