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Delitto Isabella Noventa, shock: Manuela Cacco picchiata in carcere

A circa un mese dall’inizio del processo d’Appello per l’omicidio di Isabella Noventa, che vede alla sbarra Manuela Cacco, Debora e Freddy Sorgato, la tabaccaia è stata picchiata in carcere da due detenute. Proprio quest’ultima nel processo, che avrà inizio il 18 luglio, spera di ottenere un ulteriore sconto di pena.

Si avvicina l’inizio del processo d’Appello a carico del “trio diabolico”, formato da Manuela Cacco, Freddy e Debora Sorgato, tutti indagati nell’omicidio della segretaria Isabella Noventa, la 54enne scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016 e il cui corpo non è mai stato rinvenuto. I giudici di primo grado hanno ritenuto colpevoli i tre alla sbarra, condannando i due fratelli Sorgato al massimo della pena prevista con il rito abbreviato, pari a 30 anni di reclusione, mentre la tabaccaia Cacco è stata condannata a 16 anni e 10 mesi. Tutti e tre sono al momento detenuti in carcere ed è proprio all’interno del penitenziario femminile della Giudecca, dove è detenuta Manuela Cacco, che gli animi si sono scaldati.

La tabaccaia 55enne è stata violentemente aggredita da due compagne di cella nel carcere femminile veneziano. La Cacco, dopo aver subito tali percosse, ha rivelato al suo avvocato di voler procedere per vie legali contro le due detenute, effettuando una denuncia per violenza privata. Per il momento sembra che Manuela Cacco non voglia lasciare il penitenziario della Giudecca, in quanto non ha chiesto il trasferimento in un’altra struttura, cosa che invece fece nel 2017 quando, dopo essere caduta in carcere rompendosi un ginocchio e per il quale era stata trasferita nel veronese per sottoporsi all’intervento operatorio, rifiutò di rimanervi.

Da cosa sia partita la lite al momento non è noto. Cresce l’attesa per l’inizio del processo d’Appello, che vedrà tornare in aula gli imputati il 18 luglio prossimo. La sentenza al momento è prevista per la seconda metà di settembre. Proprio nel secondo grado di giudizio Manuela Cacco spera di ottenere un pena inferiore rispetto alla sentenza precedente.

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