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Omicidio Renata Rapposelli, shock: l’associazione Penelope si costituisce parte civile contro i Santoleri, ma le indagini sono ancora aperte

Si accendono nuovamente i riflettori sull’omicidio di Renata Rapposelli, la donna trovata priva di vita sulle sponde del fiume Chienti: Penelope, l’associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, si è costituita parte civile nel procedimento penale nei confronti di Giuseppe e Simone Santoleri, ma le indagini sono ancora aperte.

Nuovi sviluppi sull’omicidio della pittrice originaria di Chieti Renata Rapposelli, la 64enne scomparsa il 9 ottobre del 2017 da Giulianova, il cui cadavere è stato rinvenuto il 10 novembre scorso sulle rive del fiume Chienti, in una zona impervia in contrada Abbadia di Fiastra, a Tolentino. Come riportato da Veronica Marcattili per La Città Quotidiano, l’associazione nazionale Penelope si è costituita parte civile nel procedimento penale aperto nei confronti dell’ex marito Giuseppe Santoleri e del figlio Simone, entrambi indagati per omicidio aggravato in concorso e occultamento di cadavere. Le indagini però non sono ancora concluse.

Per la Procura l’applicazione della misura cautelare detentiva per i due indagati si era resa necessaria, in quanto Giuseppe e Simone Santoleri avrebbero provato ad inquinare le prove a loro carico, come per esempio la rottamazione della Fiat 600 bianca in loro possesso: ecco perché i due sono oggi in due carceri differenti. Proprio la macchina nei mesi precedenti era stata oggetto di molteplici accertamenti. Stando ad una prima ricostruzione degli inquirenti Renata Rapposelli, dopo essere stata strangolata o soffocata, è stata riposta nella autovettura dei Santoleri e trasportata pochi giorni dopo il decesso sulle rive del fiume Chienti. Purtroppo proprio per l’alto stato di decomposizione del corpo della donna non ha reso possibile risalire con certezza alle cause della morte.

L’associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse ha notificato, nella mattinata del 26 giugno 2018, sia agli indagati che alla magistratura competente, la propria costituzione di parte civile. Tale volontà preventiva di costituirsi come parte civile potrà essere formalizzata dall’associazione Penelope al giudice in sede di udienza preliminare. L’associazione, che inizialmente si era occupata del caso quando ancora si dava per scomparsa la pittrice, in questi mesi ha sempre tenuto a cuore la vicenda di Renata Rapposelli. Il difensore di Simone Santoleri, Gianluca Reitano, dopo aver appreso la decisione dell’associazione Penelope, come riportato da Veronica Marcattili per La Città Quotidiano, ha mostrato diverse perplessità a riguardo in quanto, al momento, non vi è alcuna richiesta di processo né è stata fissata una data per l’udienza preliminare.

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