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Omicidio Yara Gambirasio, scoppia la polemica sull’incontro tra la pm Ruggieri e Salvini

Non è passato inosservato l’incontro privato tra la pm Letizia Ruggieri, titolare dell’inchiesta riguardante l’omicidio di Yara Gambirasio, e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. L’avvocato di Massimo Bossetti è intervenuto sulla questione ai microfoni di Radio Cusano Campus.

La notizia dell’incontro privato tra il pubblico ministero della Procura di Bergamo Letizia Ruggieri, nota per essere la titolare dell’inchiesta che ha portato alla condanna di Massimo Giuseppe Bossetti per il brutale omicidio di Yara Gambirasio, e il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha fatto scalpore. A stupire non è tanto la presenza della pm al Berghem Fest di Alzano Lombardo, uno dei principali eventi estivi della Lega, quanto l’incontro privato e le sue dichiarazioni.

L’avvocato Claudio Salvagni, difensore di Massimo Bossetti, è così intervenuto sulla faccenda ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Salvini è un ministro della Repubblica e il pm Ruggeri rappresenta l’accusa inserita in un contesto del potere giudiziario: quando si comincia a fare questa commistione di poteri è molto pericoloso, perché non ci sono dei contrappesi. È giusto che due persone possano confrontarsi, però allora dico: confrontatevi anche con la difesa, fate parlare anche la difesa. Che due persone si parlino è normale, ma in questo caso sono un ministro e un magistrato“. Il legate di Massimo Bossetti ha poi aggiunto: “La pm ha detto: non siamo tutti di sinistra. Un pm non ha né destra né sinistra, deve essere asettico per definizione, se no non sarebbe un’accusa intellettualmente onesta. Quando un appartenente alla magistratura vuole fare politica o mischiarsi alla politica – ha proseguito l’avvocato Salvagni – deve farlo secondo me abbandonando la toga e non la può più prendere. Vorrei poter parlare con il ministro di questo caso, pieno di anomalie e di incredibili situazioni. Vorrei dirgli da dove eravamo partiti, dall’ex ministro Alfano che disse quella famosa frase sciagurata (“Individuato l’assassino di Yara Gambirasio”, scrisse l’ex ministro in un tweet quando fu reso noto il fermo di Massimo Bossetti, ndr). È giusto che la gente sappia, che la politica scenda al livello dei cittadini comuni e si confronti sui temi veri, sui temi sensibili, ma questo purtroppo non avviene”.

Per quanto concerne l’ultimo grado del processo a carico di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per aver ucciso Yara Gambirasio, l’avvocato Claudio Salvagni ha rivelato: “Ci stiamo concentrando su alcuni elementi che riteniamo molto interessanti che ruotano ovviamente intorno all’asse portante di questo processo che è il DNA. Speriamo che la Corte analizzi con grande serenità questo processo senza alcun timore, ma con la massima libertà intellettuale di cui solo la Corte Suprema di Cassazione è depositaria“. L’avvocato ha poi parlato delle condizioni del muratore di Mapello: “Bossetti l’ho visto settimana scorsa: ho trovato di fronte a me un uomo ancora giustamente speranzoso, che crede nella giustizia. Spera che venga concessa la possibilità di fare questa perizia sul DNA, perché lì c’è un clamoroso errore. Sta vivendo il carcere soffrendo, per l’impossibilità di vivere la crescita dei suoi figli, di avere la moglie al suo fianco”.

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