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Martina Rossi, testimonianze scioccanti al processo: ecco cosa hanno sentito i vicini di stanza

Il processo per la morte di Martina Rossi a carico di Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni prosegue. Nell’ultima udienza sono state ascoltate le testimonianze scioccanti dei due turisti danesi, padre e figlia, vicini di stanza della 609, dal cui balcone precipitò la studentessa. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di ricostruire cosa è accaduto quel 3 agosto del 2011 secondo la Procura. Martina Rossi era una giovane genovese e per le vacanze estive si era recata insieme ad alcune amiche a Palma di Maiorca. Le ragazze pernottavano all’Hotel Santa Ana. Lì avrebbero conosciuto i due 27enni di Castiglion Fibocchi, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni. Tutto sembrava procedere come qualsiasi vacanza tra ragazzi fin quando, quel tragico 3 agosto, Martina Rossi muore precipitando dal balcone dell’hotel. Inizialmente si era pensato al suicidio ma il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, ha indagato sulla vicenda. La 20enne, secondo il pm, è precipitata mentre tentava di fuggire ad un tentativo di violenza sessuale da parte dei due ragazzi.

I due 27enni di Castiglion Fibocchi si trovano a processo con l’accusa di aver causato la morte di Martina Rossi, come conseguenza di un altro reato (violenza sessuale). Proprio di ciò si dibatte in aula. Fondamentali sono state le testimonianze dei presenti ma anche di chi conosceva la ragazza. Per tali ragioni nei precedenti appelli sono stati ascoltati i periti, i medici, le amiche della ragazza e anche il ragazzo con cui Martina si frequentò in quei giorni di vacanza. All’appello mancavano le due deposizioni dei testimoni danesi, padre e figlia. Anche loro, come la giovane genovese, alloggiavano presso l’Hotel Santa Ana quel 3 agosto, in una camera adiacente alla 609. I due hanno ripercorso in aula, mediante una video conferenza, i fatti di quella drammatica notte. Entrambi si erano svegliati per il trambusto e, dormendo con le finestre aperte per il caldo, hanno sentito un grido di donna. Il padre ha evidenziato di aver udito molte voci dalla piazza e quindi dai soccorritori. L’uomo ha inoltre rivelato di aver  sentito correre per le scale, come se qualcuno le scendesse velocemente. La prossima udienza del processo è stata fissata per il 4 ottobre e verranno ascoltati i testimoni della difesa.

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