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Yara Gambirasio, Massimo Bossetti innocente? Oltre 20 i motivi a sostegno della sua incolpevolezza

Con l’avvicinarsi della sentenza della Cassazione si riaccendono i riflettori sull’omicidio di Yara Gambirasio. Massimo Bossetti continua a professarsi innocente riguardo l’omicidio della tredicenne di Brembate di Sopra. Per i giudici di primo e secondo grado però non è così, per tali ragioni il muratore di Mapello è stato condannato all’ergastolo. I legali difensori sono convinti della sua incolpevolezza e, nei mesi scorsi, hanno presentato ricorso in Cassazione presentando i 23 motivi che ne dimostrerebbero l’innocenza. Oltre 600 sono le pagine presentate dagli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini. Il focus è la prova regina, ovvero la traccia di DNA di Ignoto 1 prelevato dal lembo degli slip di Yara Gambirasio. Per i legali questa traccia è contaminata e a dimostrazione di ciò vi è un video inedito che lo proverebbe.

Nelle carte della revisione del giudizio gli avvocati di Massimo Bossetti hanno evidenziato 23 motivi che, ad avviso degli stessi e dei periti della difesa, dimostrano l’estraneità del muratore nel delitto di Yara Gambirasio. Ruotano principalmente attorno alla traccia del DNA, ma non solo. Oggetto di dibattito sono anche i filmati che ritraggono un furgone (per la Procura si tratta di Bossetti, mentre la difesa non è concorde) e la compatibilità delle fibre dei sedili della vettura del muratore di Mapello con quelle trovate sul corpo di Yara Gambirasio. Gli avvocati difensori ritengono che, come lo stesso Bossetti afferma nella telefonata con la moglie, i giudici debbano almeno rinviare a giudizio il muratore con la richiesta coatta di nuove perizie. Il 12 ottobre scopriremo la decisione della Suprema Corte sul futuro di Massimo Bossetti, il quale attenderà la sentenza in carcere.

Massimo Bossetti è innocente? Lettera shock agli assassini di Yara Gambirasio

Massimo Bossetti continua dal carcere ad urlare la propria innocenza. Quarto Grado, in una delle ultime puntate della stagione 2017 – 2018, ha mandato in onda l’ultima lettera redatta dal carcere dal muratore. “Non passa un giorno che io non pensi a chi sia o a chi siano gli assassini di Yara – scrive dal carcere –. Non ho bisogno di parlargli, né di scrivergli, perché colui o coloro vedono e sanno il male che stanno continuamente facendo a me e alla mia famiglia. Essendo ancora a piene libero, continuano a ridere di me e della giustizia”. “Ma se hanno un briciolo, un solo un minimo di rimorso, dopo tutto quello che hanno fatto e che continuano nel fare, – aggiunge il muratore di Mapello – dovrebbero solo fare una vera cosa… consegnarsi alle autorità competenti, invece di rovinarmi la vita vedendomi marcire in questo inferno”. Concludendo Bossetti scrive: “Una sola cosa tenevo nel dire a loro: chiunque tu sia o voi siate Vergognati o Vergognatevi nel profondo delle vostre anime“.

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