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Omicidio Serena Mollicone, ascoltato in Procura l’ex indagato per un fatto importante

La svolta nell’omicidio di Serena Mollicone è sempre più vicina. Tra pochi giorni si chiuderanno le indagini e la Procura in queste ultime ore è in pieno fermento. Gli inquirenti hanno ascoltato l’ex indagato Carmine Belli. Il carrozziere di Rocca d’Arce venne accusato e arrestato per aver ucciso la 18enne di Arce ma, con una sentenza, venne prosciolto. Proprio quando venne scarcerato fu però testimone di un fatto oggi  ritenuto importante, su cui gli inquirenti sono voluti tornare. Per questo motivo il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo ha convocato in maniera informale Carmine Belli. Secondo quanto emerso, il carrozziere sarebbe stato utilizzato come capro espiatorio dalle persone coinvolte nell’omicidio di Serena Mollicone. Il giorno in cui venne scarcerato, Carmine Belli incontrò il brigadiere Santino Tuzi. Il militare dell’Arma lo attendeva davanti la sua abitazione.

Mi ha abbracciato forte e mi ha detto: ‘Carmine volevo dirti che sono felice che ti abbiano scarcerato e volevo chiederti scusa‘. Poi è andato via – ha raccontato Carmine Belli -. Non ho dato più peso a quelle parole fino a quando non ho saputo che si era tolto la vita. Ho pensato che forse, quel giorno d’estate, avesse voluto dirmi qualcosa ma che probabilmente gli è mancato il coraggio”. Fu il brigadiere Santino Tuzi a rivelare agli inquirenti di aver registrato l’ingresso di Serena Mollicone nella caserma e di non averla vista uscire. L’uomo era stato ascoltato dagli inquirenti il 28 marzo e il 9 aprile del 2008. Successivamente era stato disposto un confronto tra il brigadiere e l’allora maresciallo Franco Mottola, ma ciò non avvenne perché Santino Tuzi morì prima. Carmine Belli nel suo intervento ha inoltre affermato:”Ho vissuto mesi d’inferno in quella cella del carcere, sapendo di essere innocente. Ora solo una cosa mi potrebbe sollevare da tanto dolore e tanta umiliazione: che nei confronti dei veri assassini di Serena venga applicato lo stesso criterio adottato con me. Se quella gente dovesse rimanere a piede libero allora posso gridare a gran voce che in Italia la Legge non è uguale per tutti”.

Serena Mollicone, svolta nell’omicidio di Arce: ascoltate due donne

Il 2 ottobre 2018 sono state ascoltate in Procura due donne: si tratta della titolare di un bar e una conoscente. La Procura di Cassino, insieme ai Carabinieri, sta cercando di ricostruire come Serena Mollicone arrivò ad Arce, visto che quella mattina si era recata a scuola a Sora. Chi indaga vuole comprendere se qualcuno era a conoscenza dell’intenzione di Serena di recarsi presso lo stabile dei carabinieri. Per tale ragione gli inquirenti hanno interrogato diverse persone, tra cui le due donne. La titolare del bar nel corso degli anni aveva dichiarato di aver visto Serena Mollicone la mattina della sua scomparsa ma, da un certo momento in poi, ritrattò la propria versione. La conoscente della studentessa invece sostiene di aver incontrato Serena Mollicone poco dopo le 11. Secondo la sua testimonianza la 18enne era in compagnia di un’altra ragazza ed insieme si sarebbero diresse in direzione della caserma.

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Photo Credits Facebook

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