
Fine del mondo il 15 dicembre: tsunami, uragani e terremoti devasteranno la Terra. La fine del mondo è davvero vicina? Secondo il numerologo cristiano David Meade, sarebbe solo questione di poco. Addirittura le previsioni di Meade non parlano di una fine prevista per il 15 dicembre 2018, ma dell’inizio di un devastante e lungo periodo di disgrazie.
Proprio come in passato, sette lunghi anni caratterizzeranno una fitta serie di catastrofi come uragani, terremoti e tsunami, che devasteranno il pianeta Terra fino a distruggerlo completamente. Complottismo o verità? la teoria del numerologo collega l’ormai prossima apocalisse all’impatto di Nibiru contro il nostro pianeta. Si tratterebbe di un misterioso Pianeta X posizionato proprio ai margini del nostro Sistema Solare e la collisione con la Terra sarebbe solo questione di tempo.
Occorre sottolineare che la supposizione dello studioso, assolutamente convinto che il 15 dicembre sarà la data di “inizio della fine”, è legata sull’analisi dei numeri presenti nella Bibbia.
La fine del mondo è vicina? La scioccante scoperta degli scienziati
Nell’ultimo periodo se ne vedono di tutti i colori: incendi, terremoti, uragani. Catastrofi di tutti i tipi stanno distruggendo il pianeta! Per questo, circola da giorni la notizia di alcune profezie circa la fine del mondo.
Fine del mondo: cattive notizie dal MIT
Poche giorni fa uno scienziato del MIT (Massachusetts Institute od Technology) ha dimostrato che gli alieni starebbero cercando di stabilire un contatto con l’umanità. Ma non è tutto. Secondo quanto riportato in un articolo sul noto magazine Science, l’Apocalisse potrebbe avvenire molto presto. Sulla base di alcuni calcoli, gli scienziati hanno desunto che il mondo dovrebbe finire intorno al 2200. Anche se secondo gli studiosi però, questa data potrebbe avvicinarsi, considerando i terribili effetti del riscaldamento globale.
Il riscaldamento globale porterà all’Apocalisse?
L’Apocalisse potrebbe essere vicina. Tra i problemi che potrebbero portare alla fine del mondo si parla del surriscaldamento globale, dovuto all’inquinamento. Il tasso di cambiamenti climatici prodotti dal riscaldamento globale a opera dell’Uomo è maggiore delle più pessimistiche previsioni. Entro la fine del secolo il livello del mare, in tutto il mondo, sarà cresciuto di diversi centimetri sommergendo intere città e metropoli. La tropicalizzazione del clima flagellerà interi paesi con fenomeni meteorologi estremi come uragani, tornado, siccità durature, alluvioni e conseguenti straripamenti di fiumi. Il riscaldamento globale annienterà intere filiere di coltivazione, riducendo la disponibilità mondiale di cibo e provocando frequenti carestie. La riduzione delle scorte di acqua dolce potabile scatenerà guerre violentissime per il controllo delle fonti d’acqua in aree con scarsa irrigazione, come quelle mediorientali, favorendo instabilità politica ed esodi di massa.
Verneshot: la mega eruzione vulcanica
Altri parlano di una terribile eruzione dei vulcani, che potrebbe far collassare la Terra. Questa eruzione mortale, è stata definita, Verneshot, è una parola inglese che identifica una mega eruzione vulcanica o probabilmente più di una. L’eruzione sarebbe talmente potente da gettare ingenti quantità di materiale nella fascia di atmosfera suborbitale che dopo poco tempo ricadranno a terra. Oltre che la pioggia di fuoco nella zona colpita dall’eruzione avremo conseguenze climatiche estreme per via del filtro alla luce solare derivante dalle polveri in orbita. Più è grande l’eruzione o le eruzioni più la nostra stella smetterà di riscaldarci.