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Enrico Mentana minacciato di morte: “Presto ti puniremo”. Le reazioni

Risveglio inquietante per Enrico Mentana. Nella nottata di oggi, come prontamente comunicato al mondo su Instagram, il giornalista direttore di Tg La7 e di Open avrebbe ricevuto una inquietante lettera personale: una missiva in stampatello, con tanto di svastiche e “boia chi molla” in calce, ovviamente non firmata. Una autentica lettera minatoria, in cui si preannunciava una “punizione” imminente per lo stesso Enrico Mentana e per altri esponenti di centro-sinistra moderato attivi in televisione. Il giornalista ha prontamente pubblicato la lettera sui propri profili social, incassando solidarietà e le inevitabili provocazioni.

“Siete vomitevoli, presto vi puniremo”: le minacce fasciste a Enrico Mentana e altri conduttori televisivi

La tua enfasi che ti fa venire la bava contro chi è stato eletto dal popolo è vomitevole“, esordisce la lettera minatoria recapitata Enrico Mentana, facendo chiaro riferimento a Matteo Salvini.La Tv7 di quel maiale di Cairo è un ricettacolo di comunisti. Siete degli sfascisti che sperano che si affondi come hanno fatto i vostri padri che hanno assassinato molti soldati italiani in Africa“. Il tono è poi cambiato, volgendo le accuse ad altre personalità televisive direttamente o indirettamente colleghe di Enrico Mentana: “Vogliamo parlare di Gruber, Fanuele, ecc, putt**e da casinò di seconda categoria. Vi seguiamo tutti i giorni, siamo impegnati all’estero. Avvertite i vari Giannini, Floris, Formigli, Damilano, la  crema dei leccac**o. Presto vi puniremo, sappiamo tutto di voi. Siete solo dei vili senza palle. Punirvi è un dovere“.

Le minacce ad Enrico Mentana hanno prontamente garantito appoggio e solidarietà da parte dei principali esponenti politici nei confronti del giornalista. “Un atto vile e inqualificabile“, ha detto il premier Conte, dicendosi preoccupato per la deriva neofascista già esplicitato dal famoso assalto ai giornalisti dell’Espresso. Gli fa eco Luigi Di Maio: “Un gesto vile da stigmatizzare“.

Enrico Mentana e quella lite con Formigli

Claudio Formigli, conduttore del programma di La7 Piazza Pulita, ha cominciato la scorsa puntata con una stoccata verso il collega Enrico Mentana colpevole di aver prolungato la durata della sua trasmissione. Formigli doveva andare in onda alle 21.15 ma, complici gli innumerevoli colpi di scena riservati dal governo nella giornata di ieri 31 maggio, il programma di Mentana si è protratto per altri 40 minuti facendo così ritardare Piazza Pulita. Appena ricevuta la linea Formigli ha subito voluto sottolineare: “Alleluia. Eccoci qua. Grazie a Enrico Mentana per questa 35-40 minuti di ritardo. Mi scuso innanzitutto col pubblico a casa perché Piazza Pulita comincia alle 21.15. Mi scuso perché è un atto che mi ha messo un po’ in imbarazzo con i nostri ospiti (…). Dico soltanto che ovviamente questo ritardo non è dipeso da noi. E’ dipeso da una scelta della Rete. Vorrei comunque ribadire alla Rete e a Enrico Mentana che sono parecchi anni che ci occupiamo di notizie, che le seguiamo in diretta e siamo abituati a darle in diretta e ne siamo molto orgogliosi. Però queste sono cose tra di noi. Le cose importanti sono quelle che riguardano l’Italia”.

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