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Stefania Crotti, parla la Alessandri: “Non ho premeditato l’omicidio”

Provo angoscia e rimorso per quello che è successo” sarebbero queste le parole di Chiara Alessandri, in un lungo sfogo in carcere. Come scrive L’Eco di Bergamo, per la morte di Stefania Crotti la donna ha espresso tutto il suo pentimento. Chiara continua a sostenere, anche davanti gli inquirenti e davanti il gip, di non aver premeditato l’omicidio. Sostiene di aver voluto vedere Stefania solo per avere un chiarimento con lei – moglie dell’uomo con cui l’estate precedente ebbe una relazione – e non per ucciderla.

La Alessandri nega anche di aver colpito Stefania con il martello. Parla di una discussione degenerata, dichiara di averla solo spinta, facendole battere la testa sullo stipite della porta. Questo, a detta della donna, sarebbe stato il suo tentativo di difendersi dalla stessa Stefania. Dopo che, Stefania stessa, per prima, aveva cercato di colpirla al volto con il martello trovato nel garage. La Alessandri, inoltre, nega anche di aver dato fuoco al cadavere nel campo di Erbusco.

Come riporta sempre L’Eco di Bergamo, ieri la donna ha ricevuto per la prima volta in carcere la visita della madre 77enne. Chiara avrebbe pianto e si sarebbe disperata fra le braccia dell’anziana. La donna che si è recata alla casa di reclusione di Verziano, a Brescia, accompagnata dall’avvocato Gianfranco Ceci, è rimasta in compagnia della figlia per circa un’ora e mezza.

Stefania Crotti, i dettagli scioccanti: uccisa con 20 colpi di martello

Chiara Alessandri è accusata di omicidio e distruzione di cadavere. I primi accertamenti dell’autopsia hanno rivelato che Stefania aveva un polso spezzato, una mano quasi recisa di netto e 20 ferite in tutto il corpo compatibili con un martello o un pesante oggetto contundente. La vittima potrebbe essere stata ridotta in fin di vita in garage, dai colpi ricevuti, probabilmente martellate: quattro di questi, in particolare, sono stati riscontrati sul cranio. Quel che sembra certo è che la Alessandri l’ha legata alle mani e ai piedi, utilizzando delle fascette da elettricista, e poi l’ha caricata in auto fino a trasportarla nelle campagne di Erbusco. Qui è stata ritrovata da un passante, il 18 gennaio scorso, morta carbonizzata: di fianco al cadavere anche una pinza e un martello.

Stefania era agonizzante, ma viva, quando il suo corpo è stato dato alle fiamme nelle campagne di Erbusco. Nel corso dell’esame, infatti, tracce di fuliggine sono state trovate nelle prime vie respiratorie. Le particelle si sono depositate nel naso e nella gola mentre il corpo bruciava. Chiara Alessandri, dal canto suo, continua a negare di aver dato fuoco al corpo della rivale in amore. Gli investigatori hanno inoltre rilevato tracce di benzina nei tappetini della sua auto. Non bisogna dimenticare la scoperta della tanica di benzina, con all’interno ancora del liquido, lasciata nell’altra auto della Alessandri, una Lancia Y.

 
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