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Al Bano nella lista nera dell’Ucraina: spuntano nuovi indizi?

Al Bano inserito nella “black list” dell’Ucraina: è ancora uno shock per tutti. Ma ormai la notizia è già stata trapelata in ogni dove. 

Non c’è chiarezza, non ci sono motivazioni al riguardo. Tutto è estremamente discreto ma allo stesso tempo reale. Allora non resta che ipotizzare e dato che Al Bano è un cantante, perché non iniziare a trovare riposte dalle sue canzoni?

Al Bano nella black list Ucraina: il motivo del provvedimento

Ecco che spuntano alcuni indizi come riporta Vanityfair: secondo il giornale, probabilmente qualcuno nei pressi di Kiev, sarebbe entrato in quei siti che generano anagrammi e scrivendo il nome per intero “Albano Carrisi“, avrebbero scoperto qualcosa. Inoltre, sempre il portale, puntualizza che il nome sarebbe stato inserito per intero, e non a caso, scrivendo il nome d’arte “Al Bano” non sarebbe uscito nulla. Una copertura ad hoc forse?

Le dichiarazioni inedite di Al Bano

Il Sole 24 ore” ha pubblicato lunedì 11 Marzo 2019 l’intervista ad Al Bano in cui sottolinea la vicinanza con Putin. La domanda è “Al Bano, è amico di Putin?” e lui ha risposto: “L’ho incontrato tre volte: nell’86, nel 2005 e nel 2017 a Budapest, sempre in circostanze pubbliche e mai in privato. Chi dice che sono un suo amico mentre: mi piacerebbe, ma sarei un millantatore se dicessi che si tratta di un’amicizia vera. Mi conosce, certo, perché in Russia mi conoscono tutti, ma lo ripeto ancora una volta: non sono un suo amico personale“. 

Inoltre, proprio l’anno scorso, avrebbe dichiarato al Corriere della Sera riguardo Vladimir Putin: “E’ un grande per quanto riguarda la politica estera, ha un senso religioso della vita. Ha il pugno di ferro e non ci vedo nulla di male. Ormai lo usano molti, a partire da Trump ma anche da noi. Capisco che nei casi di “mors tua vita mea” ci voglia anche quello.

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