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Il Paradiso delle Signore chiude: il saluto di Alessandro Tersigni

E’ dunque arrivata la conferma, tramite Alessandro Tersigni in persona: l’ultimo giorno di riprese per la nuova, terza e ultima stagione di Il Paradiso Delle Signore, è anche l’addio definitivo. La fiction Rai, in onda da quattro anni e passata attraverso diversi cambi di fascia oraria, format e organizzazione, è stata giudicata troppo costosa in relazione al successo di pubblico. Un’altra vittima della massiccia operazione di “restyling” voluta dai piani alti della rete, che negli ultimi mesi è costata il posto a diverse messe in onda di medio successo. La fiction, ora alla terza edizione, sarà probabilmente sostituita da una soap in  daytime: come confermato in Rai, l’intenzione è anteporre al prodotto in sé le potenzialità industriali date dalle serie in 180 episodi. Il Paradiso Delle Signore andrà in onda nei prossimi mesi per l’ultima volta.

“Grazie a tutti quelli che hanno reso quest’avventura così meravigliosa”: il saluto di Alessandro Tersigni al pubblico di Il  Paradiso delle Signore

Il saluto finale al pubblico della serie e a tutti quelli che vi hanno partecipato lo ha dato Alessandro Tersigni. L’attore, in scena dall’ultima stagione e impegnato ieri nell’ultimo giorno sul set, ha pubblicato una lunga story di ringraziamenti e saluti. Una serie di toccanti immagini dagli studi, corredate dai commenti del protagonista. “Ci rivedremo“, ha assicurato. “La serie che abbiamo girato andrà in onda a maggio. Dopodiché, Il Paradiso delle Signore finirà una volta per tutte“. L’attore ha quindi guidato i suoi follower per il set, mostrando i luoghi dove la serie è stata girata nel corso degli anni. “L’ultimo sguardo ai camerini, e quasti studios che ci hanno ospitato per nove meso, fino adesso“, il saluto dell’attore. “E’ stata una bellissima esperienza, e ringraziamo tutti.  Tutti voi, che avete reso quest’avventura così meravigliosa“.

Alessandro Tersigni racconta il  suo arrivo a il Paradiso delle Signore

Ora sei tu il personaggio più conosciuto, quello deputato a “traghettare” il pubblico dal settimanale al daily.

“In effetti mi è dispiaciuto che Giuseppe Zeno e Giusi Buscemi non ci siano. Con loro durante i mesi di lavorazione è nata un’amicizia talmente bella da portarci a vedere anche fuori dal set. Soprattutto i primi giorni arrivare in studio e non vederli vestiti anni cinquanta in sala trucco o in camerino mi ha dato un po’ di tristezza. Ma, visto che ci vediamo lo stesso, è passata subito. Poi ho iniziato a lavorare con il nuovo cast, che comprende moltissimi attori, e posso dire che con loro sta nascendo una grande famiglia”.

I fan sui social hanno detto che non guarderanno la soap perché sono affezionati al vecchio cast.

Sono sicuro che cambieranno idea. E’ evidente che sono cambiate le cose, anche il target è cambiato ma non mi preoccupo perché la storia è avvincente, ci sono tanti attori nuovi, nuove “Veneri” del “Paradiso”, famiglie intere che si trasferiscono a Milano dal sud, personaggi buoni e cattivi che stanno lavorando con passione e hanno tanta voglia di raccontare questa “favola”.

Ti sarebbe mancato il personaggio di Vittorio Conti?

“Certo, io adoro Vittorio Conti, l’ho adorato dal primo istante. Ci stiamo fondendo sempre di più, lo apprezzo, amo ciò che fa e anche la passione con cui lo fa. Anche per questo ho accettato la terza stagione della serie, mi sarebbe dispiaciuto lasciarlo andare. L’altra ragione per cui ho aderito con entusiasmo al daily è stata anche che, avendo nove mesi di lavoro programmato, ho più tempo da dedicare alla mia famiglia e alle mie passioni”.

Spiegati meglio.

“Anche se un attore lavora bene, le pause tra un progetto e l’altro non sono gradevoli. E poi la stragrande maggioranza delle scene si girano a Roma, casa mia. La sera torno a casa da mia moglie e da mio figlio”.

Come sta il piccolino?

“Bene, ha appena compiuto un anno. La famiglia, e anche i vicini, ci danno una mano e devo dire francamente che diventare padre mi ha arricchito: certo, si dorme poco, e chi ha un figlio sa perfettamente quello che voglio dire. Ma la paternità è una cosa che ti fa sentire più responsabile, più maturo. E che ti regala una gioia immensa. Ti fa sentire più completo come uomo e, di conseguenza, come attore”.

Almeno gli hai organizzato una festa di compleanno?

“Certo, in famiglia, molto intima”

Quando è nato?

“Lo scorso anno a ferragosto, proprio il 15. Mio figlio è un leoncino”

Purtroppo allora non potrà festeggiare con i suoi amichetti una volta che andrà a scuola perché saranno tutti in vacanza!

“Scherziamo? Ho già trovato la soluzione: avrà due feste di compleanno ogni anno, una con la sua famiglia il 15 agosto, una nei primi giorni di scuola con i suoi amichetti. Anche perché io mi dovrò sorbire tutti i compleanni dei compagnetti suoi ed è giusto che i loro genitori si sorbiscano il compleanno del mio”.

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