
La faccenda di Giacomo Seydou Sy sta in questi mese tenendo banco all’interno della famiglia di Kim Rossi Stuart. Il ragazzo, venticinquenne, è figlio della sorella di lui Loretta. Una carriera nel mondo della boxe interrotta da una serie di problemi personali più o meno gravi. Su tutti, l’abuso di sostanze stupefacenti, e una diagnosi di bipolarismo a confermarne le difficoltà relazionali. Negli ultimi tempi, due piccoli arresti hanno costretto il ragazzo ad un periodo di detenzione a Rebibbia. Dove, senza le dovute cure necessarie, i suoi problemi mentali starebbero aggravandosi.
Il Giovane Giacomo Seydou Sy, nipote di primo grado di Kim Rossi Stuart, è costretto in cella di isolamento nonostante i problemi mentali: “Sta per esplodere, rischia di rovinarsi per sempre”
La drammatica condizione del nipote di Kim Rossi Stuart è stata resa nota dalla sorella di lui e madre del ragazzo. Come raccontato all’AdnKronos, Giacomo starebbe addirittura sul punto di crollare, costretto a regime carcerario dopo essersi visto negato il periodo di ricovero in una REMS (gli istituti che hanno preso il posto dei vecchi OPG). L’impossibilità di questo spostamento starebbe peggiorando di giorno in giorno la salute mentale del giovane. “E’ arrivato al culmine“, il racconto all’agenzia stampa. “E’ sul punto di esplodere. Ma se commette una stupidaggine si rovina la vita per sempre”.
Il problema sorge nel momento in cui lo spostamento del nipote di Kim Rossi Stuart presso la REMS è stato rallentato dalle procedure burocratiche. “Nella struttura non c’è posto, e la lista d’attesa è lunghissima“, ha spiegato la madre. “In regime carcerario non può avere le cure che necessita. Ha passato un mese da solo in isolamento in una cella spoglia. Andrebbe fuori di testa anche una persona sana, figuriamoci qualcuno con problemi“. Poi, la necessaria denuncia dell’ignoranza attorno al problema: “Non interessa a nessuno, nonostante gli svariati episodi di suicidio di giovani in attesa di internamento. Non fa like“.