
Una volta Alcatraz era la prigione più temuta: fuggire era impossibile e i 36 detenuti che hanno provato a scappare non sono sopravvissuti. Tuttavia nel 2013 tutte le certezze circa la morte dei fuggitivi sono crollate: la prigione ha ricevuto una lettera del tutto inaspettata.
La lettera delle incertezze
Nel giugno del 1962 Frank Morris e i due fratelli Anglin sono riusciti a scappare dalla spaventosa prigione – così come è raccontato nel film “Fuga da Alcatraz“- scrostando con un cucchiaino la parete che portava ai condotti di areazione. Cosa è successo dopo? Tutti erano convinti che i tre fuggitivi fossero morti durante l’evasione dalla cella penitenziaria, ma poi qualcosa è cambiato.
I media americani hanno infatti diffuso il contenuto di una lettera scritta da John Anglin e datata 2013: “Mi chiamo John Anglin. Sono scappato da Alcatraz nel giugno del 1962 con mio fratello Clarence e Frank Morris. Ora ho 83 anni e sono in cattive condizioni di salute. Ho un cancro. Frank è morto nell’ottobre 2005, è stato sepolto sotto falso nome. Mio fratello è morto nel 2011. Se mi verrà promesso che non farò più di un anno di carcere, e che riceverò cure mediche, scriverò per far sapere esattamente dove sono. Non è uno scherzo.”
Le impronte digitali
Il contenuto della lettera è stato diffuso solo nel 2018 e oggi quest’ultima è ancora sotto i riflettori. L’Fbi ha provato a rivelare le impronte digitali sulla carta, ma purtroppo senza successo. Il titolare delle indagini ha ammesso di non sapere se qualcuno dei tre fuggitivi fosse ancora vivo, ma che le prove non lo escludevano: i fiori ricevuti dalla madre degli Anglin, due uomini vestiti da donna al funerale di della donna. L’indagine è ancora aperta, oggi John avrebbe 86 anni.