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Barbara D’Urso e Michele Carfora, ecco i motivi dietro la rottura

Barbara D’Urso dopo il divorzio dal produttore cinematografico, Mauro Berardi, con il quale ha avuto i suoi due figli Giammauro ed Emanuele è convolata in seconde nozze con Michele Carfora, da cui ha divorziato sei anni più tardi a causa dei presunti tradimenti da parte del ballerino.

Barbara D’Urso e Michele Carfora, ecco i motivi dietro la rottura

Grazie alle sue trasmissioni di successo, Barbara D’Urso è diventata la regina degli ascolti di Mediaset, intervistando molteplici personaggi televisivi. Della sua vita privata, però, non è solita parlare, anche se sappiamo che dopo il divorzio da Mauro Berardi, il padre dei suoi due figli, Barbara ha sposato Michele Carfora nel 2002 per divorziare dopo soli quattro anni di matrimonio. Stando alle pochissime dichiarazioni fatte dalla conduttrice il motivo della rottura sarebbe da ricondurre ai presunti tradimenti del ballerino.

Ma proprio in questi giorni Michele Carfora ha voluto smentire l’ex moglie, che ha sempre scaricato tutta la colpa su di lui. In un’intervista, parlando dei numerosi scontri avuti con la conduttrice napoletana e del complicato divorzio:

“Ci lasciammo in modo civile. Lei mi chiese di non divulgare la notizia perché voleva preparare i suoi figli con cui ho vissuto e ai quali ho voluto un bene dell’anima. Ho rispettato la sua decisione. Poi, ad agosto 2006, noi ci eravamo già lasciati da cinque mesi, uscirono alcune fotografie che mi ritraevano con un’altra donna. Lei invece di spiegare ai giornali che ci eravamo già lasciati, fu fotografata poco dopo sotto l’insegna ‘Separazioni e divorzi’ del tribunale”.

Inoltre Michele ha parlato dei presunti tradimenti ed ha rinfacciato all’ex moglie Barbara D’Urso di aver fatto sparire dalla circolazione tutti i regali di matrimonio che lui aveva chiesto al momento del divorzio:

“Disse che l’avevo tradita. Lì, come si dice a Roma, ho “sbroccato”. Non fu un comportamento corretto. Al momento della separazione non le chiesi nulla. Eccezion fatta per la mia parte di regali di nozze, che peraltro non ho mai visto. Sono rimasti depositati nei negozi di Roma dove avevamo fatto le liste nozze. Barbara aveva preferito lasciare tutto là: “Andiamo a prenderli quando vogliamo”, diceva. Due settimane dopo l’addio, però, ha ritirato tutto”.

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