Era fine settembre e una ragazza si stava trasferendo a Milano per svolgere i suoi studi. Dopo aver lasciato il suo paesino era in cerca di casa, quando sfogliando la bacheca di una pagina Facebook vide un post che la colpì. Finalmente aveva trovato casa, ma le sue avventure milanesi non sarebbero finite lì.

Il cassetto misterioso

La prima volta che entrò nella sua nuova stanza si soffermò incuriosita a guardare un mobile antico che le ricordava quello della sua cara bisnonna. Cominciò ad aprirne i cassetti in cerca di spazio per le sue cose e proprio nell’ultimo cassetto eccolo… Un uovo bianco. Sembrava un qualsiasi uovo, forse scaduto? In realtà, quando lo prese in mano si accorse che l’uovo era di gomma, una specie di anti-stress, dimenticato lì probabilmente dalla precedente inquilina.

Passati alcuni mesi, dopo aver iniziato a seguire le lezioni, il professore di Chimica applicata propose alla classe di fare un esame parziale. La ragazza decise di prendersela con comodo e cosi i dieci giorni passarono in un baleno. La notte prima dell’esame i caffè aumentavano e le ore diminuivano. Si ricordò dell’ovetto anti-stress, che in tutti quei mesi era rimasto sulla sua scrivania semi nascosto dietro il porta penne e cominciò a giocarci nervosamente, ma neanche questo l’aiutò e cosi si addormentò con la faccia sul libro. 

Non se lo sarebbe mai aspettato

L’indomani, rientrata dopo aver fatto l’esame, si chiuse nella sua stanza triste e senza speranza e si mise a giocare con quell’ovetto pensando che magari le avrebbe portato fortuna. Qualche ora dopo, all’improvviso, le arrivò una mail che riportava i risultati dell’esame, l’aveva superato! 

Quest’uovo divenne il suo porta fortuna: ogni sera prima dell’esame e ogni mattina mentre aspettava il suo turno lo stringeva nervosamente e ci giocava e ogni pomeriggio tornava a casa con un grande sorriso e un altro esame in tasca. Questa scoperta inaspettata le aveva salvato la carriera, ma l’uovo era veramente magico o era solo un modo per distrarsi dalla sua ansia?