Sapete qual è la paura più grande di Carlo Verdone? E’ comune a tanti Vip
Personaggi famosi e celebrità, ma prima di tutto essere umani. Anche gli artisti hanno le loro fobie e la paura più grande di Carlo Verdone è comune a tanti Vip. Un timore sviluppatosi negli anni e nato dalle telefonate che la madre faceva con le sue amiche.
“Sentivo mia madre al telefono con la sua amica del cuore. I loro dialoghi di prima mattina erano i seguenti: ‘Ma sai chi sta tanto male? La sorella di Antonio. L’hanno aperta e richiusa’. ‘Senti, ma Angela con la glicemia come sta? Ah, ho capito. Quella aveva anche l’azotemia alta…’ “. Così Carlo Verdone parla dell’origine della sua ipocondria.
L’ipocondria di Carlo Verdone
Carlo Verdone ha parlato della sua fobia in diverse occasioni e in un’intervista per Repubblica aveva dichiarato che ‘colpevole’ della sua ipocondria era stata anche la madre. “Ho dei lipomi sul braccio. Mia madre mi diceva ‘attento a quei bozzetti che potrebbero essere chissà cosa‘ “. L’attore racconta che da ragazzo per curare le crisi di panico dovuto alla paura di ammalarsi si era messo a studiare medicina, ma il tentativo era risultato fallimentare. “Arrivato alle malattie degli occhi, fui preso da un attacco di panico: soffrivo di congiuntiviti continue. Iniziai a rintracciare in me i sintomi di ogni disturbo che leggevo. Mi dissi: ‘La medicina non fa per me’ “. Fu allora che Carlo Verdone confessa di essere diventato “Un grande consumatore di ansiolitici“. “Nel 1978 mi piombò addosso il successo televisivo di No stop. La gente mi inseguiva per strada. Ebbi paura. Sentivo il peso di portare avanti con successo ciò che avevo iniziato per scherzo. Iniziai ad avere attacchi di panico”.
La cura nel cinema
Ad aiutare Carlo Verdone l’intervento dello psicanalista Piero Bellanova. Ma senza dubbio anche il cinema è stata un’ottima ed efficace terapia: “Maledetto il giorno che ti ho incontrato è stato una sorta di autoanalisi totalmente sincera davanti al pubblico. Quel film ha avuto un effetto curativo, mi sono liberato davanti a tutti dicendo “signori, io sono una persona fragile con delle debolezze’ “. Diminuendo pian piano l’uso di farmaci, oggi l’attore ha ritrovato la vecchia passione per la medicina, che oggi lo ha fatto diventare il punto di riferimento per molti colleghi del mondo dello spettacolo.
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