Checco Zalone su Tolo Tolo: “Razzista? Non si può essere così stupidi”
È il mese di Checco Zalone, nel bene e nel male. Il suo nuovo film, Tolo Tolo, arriverà nelle sale italiane mercoledì 1° gennaio 2020, a quasi quattro anni di distanza dal suo ultimo titolo cinematografico, Quo Vado, uscito nel 2016. Ad anticipare il lavoro è stata la pubblicazione di Immigrato, singolo scritto dallo stesso cabarettista e che ripercorre, in chiave comica, gli stereotipi xenofobi. Un modo di ironizzare sul problema che, però, non ha accolto un consenso unanime e, anzi, è stato al centro di numerose critiche. «Il video ‘Immigrato’ di #CheccoZalone è terribile e non fa ridere. C’è poco altro da commentare, nessun bisogno di addentrarsi in analisi di chissà quali sfumature: banale spazzatura per il mercato delle festività», aveva scritto a tal proposito Baobab, associazione di volontariato che lavora per il riconoscimento dei diritti dei migranti.
La risposta del comico alle critiche
Critiche a cui Checco Zalone è, da sempre, stato abituato. Ma forse mai in questa misura. Per questo motivo il comico ha deciso di rilasciare una lunga intervista al Corriere della Sera nella quale, tra le altre cose, ha affrontato anche questo problema. «Purtroppo non si può dire più nulla. Se riproponessi certe imitazioni di dieci anni fa, tipo quella di Giuliano dei Negramaro, mi arresterebbero. Oggi non potrei scherzare come facevo, che so, su Tiziano Ferro, o sugli uominisessuali», ha dichiarato il regista, stanco di questo accanimento mediatico su chi cerca di sensibilizzare il pubblico su importanti tematiche con mezzi anticonvenzionali.
Checco Zalone contro il politicamente corretto
Che Checco Zalone sia diventato improvvisamente razzista? «Escludo che qualcuno possa essere così stupido da pensarlo davvero», ha dichiarato il comico. «L’unica cosa atroce qui è la psicosi del politicamente corretto. C’è sempre qualche comunità, o qualche gruppo di interesse, che si offende», ha poi aggiunto. Istigazione al razzismo? No. Piuttosto un modo simpatico per far riflettere le persone sulla stupidità di certi stereotipi che ai migranti sono legati.