Ospite dell’ultima puntata di Domenica In, andata in onda domenica 26 gennaio, Donatella Rettore ha colto l’occasione per ripercorrere le tappe più salienti della sua carriera musicale, a 40 anni di distanza dall’uscita di Splendido Splendente. E, perché no, anche mettersi a nudo e raccontare alcuni aneddoti legati alla sua vita. Alcuni di essi decisamente commoventi. Tra questi, impossibile non menzionare il racconto che la cantante ha fatto della sua infanzia, soffermandosi sul suo rapporto con la madre.
Il racconto di Donatella Rettore
Donatella Rettore ha raccontato di quanto serena e felice sia stata la sua infanzia. «Ho passato una bellissima infanzia, ero figlia unica», ha spiegato. La cantante si è poi soffermata sul volere che i genitori avevano per il suo futuro. «Papà mi ha sempre detto che la figlia deve fare ciò che si sente, invece mamma diceva che la figlia si doveva laureare, il contrario di quello che ero io che ero sempre in bicicletta e giocavo a basket. Ero un maschiaccio», ha raccontato. È stato l’assist per poi soffermarsi sul rapporto che la donna aveva con la madre. Tanto conflittuale quanto speciale.
Il rapporto con la madre
Donatella Rettore ha innanzitutto raccontato quanto difficile è stato avere una madre che non l’ha mai particolarmente supportata nella sua professione. «Mamma non è mai venuta a nessun mio concerto perché si vergognava, mi diceva che ero sempre con le cosce di fuori», ha raccontato. Eppure, le parole che la donna le ha rivolto in punto di morte, sono capaci di lenire qualsiasi ferita. «A me spiaceva ma prima di morire lei mi guardò e mi disse ‘Ti sei sempre na bella tosa‘ (ragazza in dialetto veneto, ndr). Da allora ho capito che lei era contenta: l’ho abbracciata ed è stato bellissimo», ha aggiunto. Il racconto commovente di un episodio toccante della vita della cantante.

