Coronavirus: come faccio a sapere se ce l’ho? Quali sono i veri sintomi?
Come facciamo a renderci conto di essere davvero affetti da coronavirus? Quand’è il momento di allarmarsi e avvertire le autorità? Vediamo insieme, passo dopo passo, come fare a capire se ci siamo ammalati o stiamo solo affrontando un banale raffreddore.
Quali sono i veri sintomi?
Risponde il governo:
1. Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19?
I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
2. Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 su 6 persone con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie.
3. Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di malattia?
Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.
4. Quali sono le raccomandazioni per le persone più a rischio?
Il DPCM del 4 marzo raccomanda a tutte le persone anziane o affette da una o più patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
5. Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.