Barbara D’Urso, gaffe clamorosa a Pomeriggio 5: “Sono ignorante…”
Clamorosa gaffe per Barbara D’Urso, che, a Pomeriggio 5, ha espresso la sua vicinanza ai detenuti in carcere. Una frase solidale che però non è piaciuta a chi in quei giorni ha lavorato per mantenere l’ordine. La conduttrice si è poi scusata con Donato Capace, Segretario generale SAPPE che però ha reagito decisamente infastidito.
Barbara D’Urso, gaffe clamorosa a Pomeriggio 5: “Sono ignorante…”
Subito dopo le sommosse che si sono verificate in 27 carceri italiane, Barbara D’Urso ha voluto esprimere solidarietà nei confronti dei detenuti e delle loro famiglie. I reclusi avevano inscenato violente proteste dopo i provvedimenti presi dal Governo per contenere il contagio da Coronavirus. Proprio per questo motivo le parole della conduttrice hanno suscitato l’indignazione degli agenti di polizia carceraria.
Successivamente, la D’Urso ha cercato di rimediare alla sua gaffe con delle scuse alla polizia penitenziaria, che in quei giorni ha lavorato per mantenere l’ordine:
“Vedo che lei poco conosce il corpo di polizia penitenziaria, noi siamo degli eroi sconosciuti, eroi silenziosi (…) quando lei manda un messaggio dicendo che tutti i detenuti sono nel suo cuore, io mi domando: io che sono un umile servitore dello Stato, quale ruolo ho nel suo cuore o comunque nella sua trasmissione? Ecco perché dico che lei ci deve delle scuse, a tutta la polizia penitenziaria”.
Queste le parole del Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato Capece, che insiste:
“Mai più dovrebbe dire guardie carcerarie, non sono mai esistite e non esisteranno mai (…) ecco perché, signora Barbara, lei ci deve delle scuse pubbliche, deve dare a questi servitori dello Stato la dignità che lei gli ha tolto”.
Barbara D’Urso: “Lei è venuto qui per fare polemica”
“Credo che lei abbia imparato prima a memoria questo discorso“, ha risposto a tono la D’Urso, sottolineando di essersi già scusata un attimo prima:
“Chiedo umilmente scusa della mia grandissima ignoranza e di aver per errore chiamato guardie carcerarie, invece di polizia penitenziaria (…) che sono dodici anni che dico che è nel mio cuore. Conosco bene i sacrifici e quindi lei, che invece si permette di dire a me che non so niente della polizia penitenziaria, fa un piccolo errore. Lei è venuto qui per fare polemica con me, io l’ho chiamata facendo prima le scuse, non voglio fare polemica con nessuno”.