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Coronavirus, sintomi e decorso della malattia: i pericoli reali

Come facciamo a renderci conto di essere davvero affetti da coronavirus? Quand’è il momento di allarmarsi e avvertire le autorità? Vediamo insieme, passo dopo passo, come fare a capire se ci siamo ammalati o stiamo solo affrontando un banale raffreddore. 

Quali sono i veri sintomi?

Risponde il governo:

1. Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19?

I sintomi più comuni di sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

 

2. Quanto è pericoloso il nuovo virus?

Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 su 6 persone con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie.3. Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di malattia?

Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

5. Quanto dura il periodo di incubazione?

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

Terapie e decorso

Attualmente l’antivirale utilizzato per la terapia farmacologica è il Remdesivir, mentre è in corso la sperimentazione di due farmaci combinati, Lopinavir e Topinavir. Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine gli effetti, però, non sono particolarmente significativi. A questo si aggiungono farmaci antimalarici e antireumatici, come il più famoso, il Tocilizumab: questo aiuta a ridurre quella che viene chiamata la “tempesta citochinica”, cioè l’enorme condizione infiammatoria causata dal coronavirus. Una volta dimesso, il paziente dovrà essere ricontrollato dopo 14 giorni, sottoponendosi a due tamponi riavvicinati: solo a quel punto il decorso della malattia potrà ritenersi (quasi) completo Se verrà considerato non più infettivo, infatti, il paziente dovrà comunque seguire regole di separazione o protezione con i familiari.

Importante

Ricordiamo a tutti i lettori di tenere le distanze di sicurezza stabilite dal governo e di evitare spostamenti che non siano ritenuti fondamentali. E’ bene tenere a mente, inoltre, che i giovani non stanno frequentando regolarmente scuole e università perché rappresenta un pericolo per la salute.

I numeri utili

Trentino Alto Adige
800 751 751.

Lombardia
 800 894 545  

Valle D’Aosta
800 122 121 

Piemonte
800.19.20.20

Liguria
Nella Regione è attivo il numero di emergenza coronavirus 112.

Friuli Venezia Giulia
800 500 300

Veneto
800462340

Emilia Romagna
 800 033 033

Toscana

 800 556 060

Molise
 0874 313000 e 0874 409000.

Marche
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Umbria
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Lazio
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Puglia
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Basilicata
 800996688

Calabria
 800 76 76 76.

Sicilia
800 45 87 87 

Sardegna
 800311377 

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