Silvia Toffanin non ce la fa e confessa: “Non fare come me che sono rimasta qui…”
Silvia Toffanin si apre al suo pubblico svelando dei retroscena della sua vita privata. In una recente intervista la conduttrice di “Verissimo” ha parlato della sua vita specialmente quella relativa alla sua adolescenza. Il ricordo per Silvia è ancora forte e prova emozione ogni volta che racconta questi aneddoti.
“Ecco la mia vita”
Silvia comincia a parlare di sé partendo dal ricordo dei nonni che per lei sono stati dei grandi esempi. Silvia Toffanin li ricorda con grande emozione sopratutto nei momenti di felicità. La donna racconta che i nonni durante la fase adolescenziale sono stati importantissimi per lei dato che trascorreva molto tempo con loro. I genitori erano sempre a lavoro e le sue giornate le trascorreva con nonno e nonna. Tra una briscola e l’altra, il nonno di Silvia le raccontava tutti i pettegolezzi che giravano nel paese ai quali lei ascoltava con molta attenzione. Nel pomeriggio era previsto il Santo Rosario mentre nelle serate di maggio insieme alla nonna andava alle processioni della Madonna.
Successivamente Silvia Toffanin ricorda anche l’esperienza del padre che lo ricorda con uomo che l’ha sempre amata. Il suo amore lo rendeva anche un uomo particolarmente geloso della propria figlia tanto da accompagnarla lui stesso quando la giovane doveva incontrare gli amici. Ricorda anche che il papà le diceva sempre di essere nel futuro una donna indipendente capace di “camminare con le proprie gambe”. Anche la mamma era di questo avviso che le raccomandava sempre di viaggiare e di non fermarsi mai. “Non fare come me che sono rimasta qui“, la Toffanin ricorda sempre queste importantissime parole che ancora oggi risuonano in lei. Le origini di Silvia Toffanin sono molto umili, il padre era un operaio mentre la mamma una bidella. Il buon esempio che l’ha accompagnata durante la sua crescita hanno reso Silvia Toffanin una grande donna di successo.