Il suo nome è Lucy Morante ed è la ex moglie di Renato Zero. I due si sono conosciuti negli anni Settanta, quando il cantante era agli inizi della sua florida carriera musicale. Erano gli anni dei primi album – No! Mamma, no!, Invenzioni, Trapezio e Zerofobia, giusto per citarne alcuni – e Lucy divenne dapprima una cara amica dell’artista. Dopodiché gli venne affidato il ruolo di sua manager, e col passare del tempo i due si innamorarono. Sebbene si vociferi che tra i due ci sia stato un matrimonio e la donna viene considerata a tutti gli effetti la sua ex coniuge, sulle nozze c’è ancora molto mistero. Lo stesso cantante le ha smentite a più riprese.
Chi è Lucy Morante, ex moglie di Renato Zero
Tuttavia Lucy Morante non è famosa solo per essere la ex moglie di Renato Zero. La donna è anche la sorella di Massimo Morante, storico fondatore della band Goblin, nonché talentuoso chitarrista. Sarebbe stato proprio lui a introdurre la sorella nella scena musicale. La stessa musica è stato il motivo per il quale poi la donna avrebbe incontrato Zero. «Allora mi presentavo in questi locali tipo il Baccarat di Lugo di Romagna, il Dietro, il Patio, tutte queste enormi discoteche dove io lavoravo… Ero da solo con il mio Revox. Pensa, cantare da solo senza neanche l’orchestra. Affrontavo un pubblico di mille persone da solo e fuori c’era Lucy con il suo baldacchino che vendeva cassette stereo 8 e stereo 4», aveva raccontato il cantante.
Il rapporto tra i due oggi
Nonostante la storia tra i due sia conclusa da un pezzo, Lucy Morante, ex moglie di Renato Zero, è ancora una persona importante nella vita del cantante. Il loro amore si è ormai esaurito e consumato, ma non si può dire lo stesso dell’affetto e della stima che i due nutrono l’uno nei confronti dell’altra. In un’intervista recente, il cantante è tornato proprio a parlare del suo rapporto con la donna. «Non avrei neppure bisogno di dirle bentornata, perché con Lucy non ho mai davvero rotto. È sempre stata parte della mia vita: l’esperienza più bella. E quando non rompi, non hai bisogno di ricucire. Semplicemente, ti ritrovi, e ti riconosci». Parole cariche d’affetto e di stima.
