A diversi mesi dalla terribile esperienza dell’infarto, Giorgio Tirabassi ha sempre mantenuto una certa distanza dal mondo televisivo, affrontando il recupero lontano dai riflettori. Solamente oggi l’attore e star di Distretto di Polizia ha iniziato a valutare l’accaduto con occhio critico, giudicando l’impatto che il malore ha avuto sul proprio quotidiano; ha dunque affidato le proprie riflessioni a Tv Sorrisi e Canzoni, senza nascondere la capacità di questo dramma nello sconvolgere completamente la sua visione della vita.
A cinque mesi dal ricovero, Giorgio Tirabassi traccia il bilancio della vita dopo l’infarto: “Ho persino smesso di fumare dopo tutta la vita”
“Dopo l’infarto ho passato sette giorni in ospedale“, racconta oggi Giorgio Tirabassi al settimanale, a cinque mesi dal ricovero. L’impatto lo avrebbe perfino spinto a rivedere le proprie abitudini più radicate: “La botta è stata tale che ho proprio cambiato stile di vita. Ho persino chiuso con le sigarette, io che fumavo da sempre. Ogni tanto mi capita ancora di sognarmi che fumo, sogni bellissimi“.
Si tratta del primo racconto che Giorgio Tirabassi concede alla stampa, dopo aver a più riprese rifiutato di portare il suo dramma in televisione: “Sono tantissimi i programmi che mi hanno contattato per portargli la mia esperienza. Io ho sempre detto no“, spiega. “Non mi piace mischiare sfera pubblica e privata. Lo so di andare controcorrente, in questa epoca di condivisione. Ma mi sembra poco elegante“. Questo spiega la distanza messa dall’attore con il pubblico, nel periodo della riabilitazione: “I social li ho usati pochissimo”, conclude. “Li trovo invadenti”.
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