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Cristiano Malgioglio, terrore Covid in vacanza: “Sono dovuto andare dallo psicologo”

Con il tono ironico e sopra le righe che lo caratterizza, Cristiano Malgioglio ha raccontato a Libero le proprie vacanze in pieno periodo di recrudescenza Covid. Già tra i vip maggiormente sensibili alla questione, l’autore si è da sempre mostrato particolarmente attento alle forme di prevenzione possibili per contrastare il contagio; nonostante i numeri in diminuzione degli scorsi mesi, l’attenzione non è certo passata, così come non è ancora finita l’auto-quarantena. “Altro che videochiamate“, ha scherzato. “Quando uscirò dall’isolamento avrà un disco nuovo e un libro da pubblicare“.

“Ho proseguito la quarantena anche in vacanza, la gente mi insultava”: Cristiano Malgioglio racconta la sua estate ai tempi del Covid

Nonostante gli allentamenti, Cristiano Malgioglio ha continuato a prendere tremendamente sul serio il distanziamento anche durante l’estate. “Ero spaventato“, racconta al quotidiano. “Non tanto per la malattia, quanto per questa cosa del contatto. Sono dovuto persino andare da uno psicologo. Ci vuole attenzione, sono stupidi quei personaggi che lo credono un raffreddore”.

Di certo, nessun viaggio in Costa Smeralda per Cristiano Malgioglio, rimasto all’erta anche nel corso delle vacanze. “Mi avevano invitato tutti“, spiega oggi. “Alla fine ho scelto di andare in una stupenda masseria pugliese, e lì ho fatto praticamente un’altra quarantena restandoci cinquanta giorni. Ma quando uscivo si scatenava l’inferno, la gente mi riconosceva dal cuffo e dalla camminata, nonostante la mascherina“. Una situazione rivelatasi spiacevole: “La gente mi ama, ma non potevo abbracciare né baciare nessuno. Così si creano degli equivoci. Ho negato un selfie a un ragazzo, e lui mi ha fatto ‘chi ti credi di essere?‘. Mi fermo solo con i bambini, almeno loro capiscono”.

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