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Chicche di Velvet

La vera storia del calendario dell’avvento: la tradizione di Natale più amata dai piccoli

Natale significa ritrovarsi finalmente con tutta la famiglia di nuovo riunita, almeno per le feste, ma significa anche attesa, nostalgia, passeggiate per le strade della città che profumano di caldarroste con le loro vetrine piene di luci colorate. Ma Natale significa anche trepidante attesa che Babbo Natale si cali giù da quel camino, e i bambini questo lo sanno bene. Esiste perciò un prezioso oggetto che si perde nel tempo e ci fa tornare con la mente ai ricordi di un’infanzia magica, facendoci rivivere l’attesa del conto alla rovescia nell’attesa del 25 dicembre. Stiamo parlando del calendario dell’avvento, ed oggi siamo qui per raccontarvi la sua storia.

La leggenda del calendario dell’avvento tramandata ai giorni nostri

Anche questo Natale 2020 è oramai alle porte. Quest’anno sarà forse un po’ diverso da come ce lo ricordiamo poiché la situazione epidemiologica legata al virus Covid-19 ci ha fatto vivere momenti poco felici. Nonostante questo periodo abbia scosso l’intera umanità, ci sono tradizioni legate alla stagione più attesa dell’anno a cui non si rinuncia. Una di queste è proprio il calendario dell’avvento, che può aiutarci a tenere il conto del tempo che manca aspettando Natale. Oggetto, questo, che nasce da una usanza squisitamente tedesca, presa in prestito col tempo da diversi paesi del Nord Europa ed in seguito giunta anche in Italia. È qualcosa che prepara grandi e piccini ad una attesa che di anno in anno regala emozioni uniche.

In pochi, però, conoscono davvero le origini della sua storia. Siamo a novembre durante la fine dell’Ottocento: un bambino di nome Gerhard domanda ogni giorno alla sua mamma quanto tempo ancora manchi a Natale. La donna, però, è presa dalla difficoltà di far capire al piccolo in cosa consista lo scorrere del tempo e quando arriverà il 25 dicembre. Le fredde giornate autunnali continuano ad avvicendarsi e il bimbo insiste ponendosi sempre lo stesso quesito: “quand’è Natale?”.

Il 1 dicembre la mamma di Gerhard ha allora un’idea: lo chiama a sé rivelandogli di aver preparato per lui ben 24 biscotti alle spezie, uno per ogni giorno dell’Avvento. Ma avverte il piccolo: “Potrai mangiarne uno solo, ogni mattino, e quando i biscotti saranno finiti vorrà dire che Natale è arrivato”. È da questo racconto che nasce nel dicembre 1920 il calendario dell’avvento che oggi tutti conosciamo! Serve a far sapere ai bambini di tutto il mondo quanto manca all’arrivo di Babbo Natale.

Il successo di questo oggetto speciale in paesi come la Germania e la Svezia fu immediato, per poi raggiungere il resto d’Europa. E pensate che questa favola non è soltanto un racconto per bambini ideato da qualche scrittore del passato, ma rappresenta la vera storia di Gerhard Lang.

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