
È stata tra le protagoniste indiscusse di Harry Potter. Grazie al ruolo della talentuosa Hermione Granger, Emma Watson è diventata una delle giovani star britanniche più famose al mondo. Dotata un’eleganza innata, che da sempre le è stata riconosciuta, l’attrice ha svestito i panni della strega, in una delle saghe più redditizie del mondo, nell’ormai lontano 2011. Dopo aver lasciato la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, la sua carriera è continuata, sperimentando diversi generi ogni volta. Tra il revival de La bella e la bestia e il teen drama Noi siamo infinito, Emma Watson ha dimostrato grande versatilità. Nonostante la diversità dei ruoli che ha ricoperto, una cosa l’ha sempre contraddistinta: il suo sguardo. L’attrice ne ha fatto un marchio distintivo, tanto da perfezionare, nel corso degli anni, alcuni piccoli stratagemmi. Ecco dunque cosa fare per ottenere quell’effetto “occhi da cerbiatto”.
Emma Watson, dalla Scuola di Hogwarts al Red Carpet: come ottenere il suo “sguardo da cerbiatto”
Emma Watson si è da sempre dichiarata fan del make up. “Truccavo sempre mia mamma per le sue interviste di lavoro e anche quando esco la sera con le amiche sono sempre io a truccarle“- ha difatti dichiarato l’attrice tempo fa nel corso di un’intervista. Non stupisce, dunque, che sia riuscita ad ottenere quell’effetto che molte persone aspirano ad ottenere. L’ex Hermione Granger, a breve 31enne, ha maturato una serie di accorgimenti per valorizzare quel determinato aspetto di sé. L’attrice adotta spesso un look naturale, mostrando le proprie lentiggini, ma è sugli occhi che si concentra. Per ottenere quel particolare effetto, fa ricorso allo smokey eyes.
Si tratta, tuttavia, di uno smokey eyes particolare poiché, oltre all’eyeliner, al mascara e a diverse sfumature esterne, agli angoli degli occhi, Emma Watson ha aggiunto un ulteriore passaggio. Questo consiste nel mantenere una piccola parte della palpebra mobile più luminosa, lasciando invece scendere il trucco sulle palpebre inferiori. Ciò conferirà allo sguardo quell’effetto accentuato “da cerbiatto” che da sempre è il suo tratto caratteristico.