Conoscere la posizione giusta in cui dormire è un modo per contribuire alla propria salute fisica e mentale. Addormentarsi nella posizione sbagliata, al contrario, può rappresentare un ostacolo non indifferente rispetto alla qualità e all’igiene del sonno.
Riposare nella maniera corretta è sicuramente un contributo favorevole alla salute del corpo e della mente. Dormire e farlo nel modo giusto influisce positivamente, infatti, sulla qualità del riposo e sull’igiene del sonno. E su questo aspetto un fattore fondamentale dipende anche dalla posizione nella quale si sceglie di dormire. Così come esiste la posizione migliore, dunque, esiste anche ed inevitabilmente la posizione peggiore nella quale addormentarsi. Scopriamole insieme, anche grazie alla chiropratica.
La qualità del sonno influisce, inevitabilmente, anche nella qualità della vita. Dormire bene aiuta ad affrontare meglio la giornata, a recuperare le energie e fare in modo che la fatica adoperata sia ristabilita. Secondo le statistiche, sono circa il 40% delle persone (adulte) ad addormentarsi anche durante il giorno, senza volerlo. E questo avviene almeno una volta al mese. Ma c’è di più; infatti, l’impatto a lungo termine di un sonno che è sempre scarso può avere conseguenze piuttosto gravi. Di frequente, questa condizione può portare a problemi di salute fisica o mentale, come malattie cardiache o ansia.
Nonostante sia difficile controllare e valutare la qualità e la durata del sonno, si può quantomeno lavorare sulla posizione nella quale dormire. Infatti, anch’essa ha un impatto non trascurabile sul riposo. La chiropratica e consulente dott.ssa Sarah Jane, fondatrice di Spinal Energetics, ha spiegato a Newsweek perché le posizioni del sonno svolgono un ruolo così cruciale nella qualità del riposo. Come rivela l’esperta, ad esempio, dormire sullo stomaco può creare schemi di tensione indesiderati all’interno del rachide cervicale. Ad essi si possono associare mal di testa, irritabilità, insonnia e dolore al collo. Addormentandosi sullo stomaco si compromette il posizionamento della colonna vertebrale, in particolare del collo, questa posizione infatti chiede di girare la testa.
Dormire sullo stomaco, dunque, può contribuire anche a schemi di tensione che portano a sentirsi sempre stanchi. Per questo motivo, al contrario, la posizione di lato è considerata la più giusta. Infatti, questa posizione comprime poco tutte le aree della colonna vertebrale. Tuttavia, anche questa posizione può creare qualche problema. Se si piegano le gambe in posizione fetale, il rischio può essere di creare disagi al bacino e al coccige. A tal proposito il consiglio è di addormentarsi di lato posizionando, però, un cuscino tra le ginocchia in modo da favorire l’allineamento spinale.
Infine, una via di mezzo tra la posizione ideale e quella sconsigliata è relativa al dormire di schiena. Così si rischia di ridurre al minimo la naturale curvatura della colonna vertebrale. Anche in questo caso, però, un cuscino sotto le gambe può essere una soluzione. In questo modo è possibile ripristinare la curvatura lordotica della colonna lombare. Dunque, tutte le posizioni possono influire sulla qualità del sonno. Per questo motivo scegliere la più corretta contribuisce a gestire meglio il riposo, ma anche le ore di veglia e il benessere generale del corpo e della mente.
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