Harry provato dopo l’incontro in tribunale: “Dicono che non sono figlio di re Carlo”
Il figlio di re Carlo è il primo reale dal 1861 che si reca di fronte l'Alta Corte di Londra in tribunale
Non c’è pace nella vita del principe Harry. Dopo un disastroso inseguimento da parte dei paparazzi, il figlio di re Carlo continua la sua battaglia contro i tabloid e si presenta a testimoniare contro il Mirror all’Alta Corte di Londra. Si tratta del primo reale britannico che finisce in tribunale al 1861, dopo Edoardo VII.
Solo qualche giorno prima ha festeggiato spensieratamente il secondo compleanno della figlia Lilibeth, ma presto il principe Harry ha dovuto lasciare di nuovo la California per tornare a Londra. Ad attenderlo questa volta c’era l’Alta Corte di Londra di fronte alla quale ha testimoniato contro i tabloid inglesi e in particolare il Mirror per essere stato intercettato illegalmente. Ma non sono mancate anche inedite dichiarazioni.
Dopo anni, è finalmente iniziato il processo che vede coinvolto come testimone anche il principe Harry contro il Mirror. Il noto tabloid, infatti, sarebbe stato accusato di aver recepito informazioni attraverso intercettazioni illegali alle sue “vittime”. Tra quest’ultime compare anche il nome del figlio di re Carlo. Il marito di Meghan Markle non si era presentato nella prima giornata di processo, ma è arrivato in tribunale solo lo scorso 6 giugno.
Il duca di Sussex non ha risparmiato tantissime parole al veleno, che condannano senza precedenti i tabloid per aver creato disagi nella sua vita pubblica e privata. Fin dall’infanzia, infatti, i giornalisti lo hanno sempre perseguitato e hanno anche segnato la sua adolescenza con i rumors sulle presunte droghe che il giovane avrebbe assunto quando era solo un ragazzo. Poi l’incidente in cui Lady Diana perse la vita, che secondo Harry anche quella volta è stato causato da alcuni inseguimenti da parte dei paparazzi. Il Sussex non si risparmia e rilascia in aula inedite dichiarazioni.
Tutte le accuse di Harry contro i tabloid all’Alta Corte a Londra
Anche Meghan Markle lo avrebbe dovuto affiancare in questo viaggio, apparentemente molto complicato. Eppure, la moglie del principe Harry ha preferito non sottoporsi ad altro clamore mediatico ed è rimasta a casa, in California. Già dopo il primo giorno in tribunale il figlio di re Carlo è apparso molto provato da ciò che ha dovuto sentire in aula e di tutte le accuse denunciate di fronte il giudice. “Ogni articolo mi ha fatto soffrire“, ha detto il principe ‘ribelle’. E ogni parola ha avuto un impatto devastante sulla sua vita. Il duca di Sussex è molto arrabbiato anche con Paul Burrell, l’ex maggiordomo di Lady Diana, per aver venduto informazioni molto riservate alla stampa e addirittura al governo inglese.
“Non c’è mai stata una tregua nella copertura della stampa di ogni dettaglio della mia infanzia“, ha poi continuato. E non ha potuto che menzionare anche le voci infondate secondo le quali Harry non fosse figlio di re Carlo, ma piuttosto di James Hewitt, uno dei presunti amanti di Lady Diana. “Mi chiedevo continuamente i motivi dietro queste voci. I giornali volevano instillare il dubbio nella gente in modo che venissi estromesso dalla Famiglia reale?“, si interroga ancora Harry. E il peggio non sembra essere ancora passato. Il processo è ancora all’inizio e il supporto di Meghan Markle in tutta questa situazione sarà fondamentale per il suo consorte.