La polemica è un piatto che Selvaggia Lucarelli sa servire caldo. Questa volta, il suo obiettivo è il giornalista Marino Bartoletti, innescando uno scontro che ha catturato l’attenzione degli utenti sui social media. La controversia è sorta in seguito a commenti sulla canzone di Simone Cristicchi, “Quando sarai piccola”, presentata al Festival di Sanremo 2023. Il brano affronta il tema dell’Alzheimer, una malattia che tocca da vicino la vita di Lucarelli, poiché ha visto la madre e la nonna lottare contro questa patologia.
la critica di selvaggia lucarelli
La Lucarelli, critica alla base, ha espresso il suo disappunto sul modo in cui la canzone tratta l’argomento. Secondo lei, il brano tende a “romanticizzare la malattia”, un approccio che non trova affatto rispettoso nei confronti di chi vive, o ha vissuto, la realtà dell’Alzheimer. Le sue parole non sono passate inosservate e hanno sollevato un acceso dibattito, culminato in un botta e risposta tra lei e Bartoletti.
la risposta di marino bartoletti
Il giornalista, noto per la sua lunga carriera nel mondo del giornalismo sportivo e per essere un personaggio di spicco della televisione italiana, ha risposto a Lucarelli durante un’apparizione a “Domenica In”, condotta da Mara Venier. Bartoletti ha fatto riferimento al grande successo della performance di Cristicchi, sottolineando come il pubblico lo abbia accolto con due standing ovation. Tuttavia, il suo commento ha suscitato l’interpretazione che fosse indirizzato alla Lucarelli, il che ha portato a ulteriori frizioni.
- Lucarelli ha reagito su X (precedentemente noto come Twitter), affermando: “Giornalisti così abituati a fare slurp che ormai passano direttamente all’insulto nei confronti di chi coltiva ancora l’esercizio della critica”.
- Bartoletti ha risposto definendo Lucarelli come “tale Selvaggia”, insinuando che il suo ego fosse smisurato e che avesse una “coda di paglia”.
il dibattito sull’alzheimer e l’arte
La Lucarelli, non paga, ha continuato a esprimere il suo punto di vista attraverso le Stories di Instagram, evidenziando l’ipocrisia di Bartoletti. Ha sottolineato come, nonostante le sue critiche, Bartoletti avesse cercato di distogliere l’attenzione dalle sue parole con insulti velati. Ha inoltre rivelato di avere un legame emotivo con Bartoletti attraverso suo padre, un grande appassionato di calcio che lo idolatrava.
La Lucarelli ha ribadito di non voler negare la possibilità di raccontare la malattia in modo diverso, ma di ritenere che la canzone di Cristicchi fosse banale e offensiva per chi vive quotidianamente la realtà dell’Alzheimer. Questo dibattito è emblematico di una questione più ampia: come trattare temi delicati come la malattia e la sofferenza in un contesto artistico.
Mentre la polemica continua a infiammare il web, rimane la domanda su come la società percepisca e rappresenti la malattia e la sofferenza attraverso l’arte. Le opinioni di artisti e critici come Lucarelli e Bartoletti non sono solo personali, ma riflettono anche le diverse sensibilità che esistono intorno a temi così complessi e universali. La questione di come raccontare la malattia, senza cadere nella trappola della superficialità o, al contrario, della drammatizzazione, è un tema che continuerà a essere dibattuto, non solo nel mondo della musica, ma in tutte le forme d’arte.