In un episodio recente del podcast “Mamma Dilettante”, condotto da Diletta Leotta, Alena Seredova ha condiviso dettagli intimi sulla sua vita da madre e sul rapporto con il suo ex marito, Gianluigi Buffon. L’ex modella ceca ha parlato con franchezza dei suoi tre figli, Lollo, Dado e la piccola Vivienne, affrontando temi delicati come la separazione e la sua visione della famiglia.
La visione di Alena sulla famiglia allargata
La Seredova ha espresso chiaramente il suo disinteresse per il concetto di famiglia allargata. Quando Leotta le ha chiesto se sarebbe stata in grado di condividere un pranzo di Natale con Buffon e la sua attuale compagna, Alena ha risposto senza esitazioni: “Non credo al concetto della famiglia allargata. Non potrei starci a una tavolata di Natale tutti insieme, perché non sarei onesta, non sarei io”. Questa affermazione riflette il suo desiderio di mantenere l’integrità della sua famiglia come era prima della separazione.
L’impatto della separazione sui figli
Alena ha anche riflettuto sulla separazione e sul suo impatto sui figli, sottolineando che, sebbene la situazione sia stata gestita nel migliore dei modi, ci sono stati momenti di tristezza. Ha riconosciuto che “c’è stato uno strascico, c’è stato un dispiacere sui ragazzi”. La sua enfasi sulla salute emotiva dei bambini è un aspetto centrale del suo approccio alla maternità. Secondo lei, è molto più sano per i figli crescere in un ambiente in cui i genitori non forzano interazioni che non si sentono genuine.
Il legame con Gianluigi Buffon
Nel podcast, Alena ha parlato anche del suo legame con Buffon, il quale continua a essere forte, nonostante la separazione. Ha rivelato di essere ancora una sua tifosa, seguendo le sue partite e supportandolo come atleta. Questo affetto, che la Seredova prova nei confronti di “Gigione”, come lo chiama affettuosamente, dimostra che, sebbene le strade si siano separate, il rispetto reciproco e l’amore per i loro figli rimangono prioritari.
Riflessioni sulla maternità e la cultura
Riflessioni sul suo carattere e sul ruolo di madre sono state parte integrante della conversazione. Alena ha raccontato di essere stata soprannominata “la furia ceca” per il suo temperamento vivace, ma ha sottolineato come il tempo l’abbia portata a una maggiore calma e saggezza. La severità che applica ai suoi figli è riservata solo alle cose serie, mentre per le piccole follie della vita mantiene un approccio più flessibile.
Un aspetto interessante emerso dalla conversazione è stato il bilinguismo dei suoi figli. Alena ha rivelato che i suoi ragazzi parlano ceco, un’eredità culturale che ha voluto mantenere viva. “I miei genitori hanno imparato un po’ l’italiano ma poco, si esprimono in ceco”, ha spiegato, evidenziando l’importanza della lingua e della cultura d’origine nella sua famiglia.
La Seredova ha anche condiviso il suo desiderio di avere una figlia dopo aver avuto tre maschi, rivelando che inizialmente sperava che Vivienne fosse un maschio per facilitare le dinamiche familiari. Tuttavia, ha poi riconosciuto che la presenza della ragazza ha portato un equilibrio e una nuova dimensione alla sua vita familiare.
All’interno di questo racconto di vita, Alena ha messo in luce la sua onestà e integrità, affermando di essere una persona severa, specialmente con se stessa. “Dico sempre la verità. Questa cosa mi ha complicato la vita”, ha ammesso, sottolineando la sua determinazione a ottenere ciò che desidera attraverso mezzi onesti, senza cercare scorciatoie.
Il racconto di Alena Seredova non è solo una testimonianza della sua esperienza di madre, ma un invito alla riflessione su cosa significhi veramente essere famiglia oggi. La sua visione personale e i suoi valori sono un esempio di come le sfide possono essere affrontate con grazia, rispetto e amore, anche quando tutto sembra complicato.