Il mondo dei concorsi di bellezza è spesso al centro di accesi dibattiti, e Miss Italia non fa eccezione. A partire dal 25 febbraio 2025, Netflix presenterà un nuovo documentario intitolato “Miss Italia Non Deve Morire”, un progetto che ha visto la luce alcuni anni fa grazie alla collaborazione di Patrizia Mirigliani, figlia del fondatore del concorso, Enzo Mirigliani. Tuttavia, il titolo scelto per il documentario ha suscitato reazioni forti e dirette da parte di Patrizia, che ha espresso il suo disappunto riguardo alla scelta non consensuale del titolo.
Intervistata dal Corriere della Sera, Mirigliani ha condiviso il suo stato d’animo dopo aver visionato il documentario: “Non volevo che edulcorassero le cose o che ne facessero una celebrazione, però è vero, sono stati impietosi. Quando l’ho visto non ci ho dormito la notte.” Queste parole riflettono non solo la sua frustrazione, ma anche un desiderio di proteggere l’eredità del concorso di bellezza che suo padre ha fondato nel 1946, un evento che ha accompagnato generazioni di donne italiane.
L’importanza di riportare Miss Italia in televisione
Patrizia Mirigliani ha anche sottolineato l’importanza di riportare Miss Italia in televisione, affermando: “Miss Italia deve ritornare in tv, ha bisogno di un palcoscenico televisivo. Dunque, per salvarla, ci vuole una rete che la faccia tornare al grande pubblico.” Dal 2013, il concorso manca dalla programmazione di Rai1, eccezion fatta per una breve apparizione nel 2019, in occasione dell’80esima edizione. La decisione di interrompere la trasmissione è stata presa dall’allora direttore di rete, Giancarlo Leone, e ha avuto ripercussioni significative sulla visibilità e sul futuro del concorso.
Le critiche e il dibattito sulla bellezza
Le critiche al concorso di bellezza, secondo Mirigliani, non sono frutto di un’analisi oggettiva, ma piuttosto di un “femminismo” che ha demonizzato la bellezza. “Penso che la bellezza sia stata demonizzata da un certo tipo di femminismo, ed è stato complicato studiare la formula giusta. Noi ci siamo quasi dovuti giustificare per aver continuato a credere in un concorso dedicato alla bellezza”, ha dichiarato. Questo punto di vista mette in luce le tensioni esistenti tra l’idea tradizionale di bellezza e la necessità di evoluzione nel contesto sociale attuale.
Nonostante le critiche, Mirigliani sostiene che il concorso non è mai stato fine a se stesso, ma piuttosto un trampolino di lancio per molte donne. “Eppure non è mai stata fine a se stessa, ma all’avvio di carriere meravigliose per molte di loro”, ha aggiunto, ricordando come molte ex partecipanti abbiano intrapreso carriere di successo nel mondo della moda, dello spettacolo e delle arti.
Inclusività e futuro di Miss Italia
Tuttavia, il dibattito riguardo l’inclusività del concorso è un tema caldo. Patrizia Mirigliani ha chiarito che, qualora Miss Italia dovesse tornare in onda, il concorso rimarrebbe riservato esclusivamente a “donne biologiche”. “Non sono ammesse donne trans. Il regolamento dice donne dalla nascita. E comunque, se non accetto candidate rifatte, il criterio si deve applicare anche su chi è intervenuto per cambiare la sua estetica.” Questa posizione ha suscitato polemiche e discussioni, facendo emergere questioni più ampie riguardanti l’identità di genere e l’evoluzione dei concorsi di bellezza nel contesto contemporaneo.
La storia di Miss Italia è intrinsecamente legata alla cultura italiana, e il concorso ha rappresentato una sorta di specchio della società nel corso degli anni. Dalla sua creazione, Miss Italia ha visto sfilare centinaia di ragazze, ognuna con le proprie aspirazioni e sogni. Molte di loro hanno utilizzato la visibilità ottenuta per promuovere cause sociali e per avviare carriere in ambiti diversi dalla moda, sottolineando l’impatto positivo che un concorso di bellezza può avere sulla vita delle partecipanti.
In un’epoca in cui l’immagine e la bellezza sono costantemente messe in discussione, Patrizia Mirigliani si trova a combattere per un concorso che, a suo avviso, ha ancora un valore significativo. La sua passione per Miss Italia è evidente, così come il suo desiderio di riportare l’evento alla ribalta, evidenziando il bisogno di un palcoscenico adeguato per le donne italiane.
Con un occhio rivolto al futuro, Mirigliani continua a difendere la tradizione di Miss Italia, cercando di adattarla ai cambiamenti culturali senza perdere di vista il suo scopo originale: celebrare la bellezza e le opportunità per le donne. Mentre Netflix si appresta a lanciare “Miss Italia Non Deve Morire”, il dibattito su cosa significhi veramente essere una “Miss” in Italia è più vivo che mai, e le parole di Patrizia Mirigliani potrebbero rappresentare solo l’inizio di una nuova era per il concorso.