Felicitazioni

Michela Quattrociocche, la figlia si chiamerà Diamante: nome criticato sul web

Michela Quattrociocche è all’ottavo mese di gravidanza e darà alla luce la bambina nel mese di novembre: “Se l’Italia vince, la chiamiamo Italy”, ha dichiarato scherzosamente prima dell’inizio dei Mondiali 2014. Ovviamente la piccola non si chiamerà in questo modo, ma comunque in una maniera particolare: Diamante. “Inizialmente mi sarebbe piaciuto un nome con la A – ha dichiarato l’attrice attraverso le pagine del settimanale Chi – ma poi questo, così raro ed elegante, ha messo d’accordo tutti: i miei gusti un po’ particolari, quelli classici di Alberto e quelli di mia figlia”. Ma siamo proprio sicuri che questo nome piaccia proprio a tutti?

Il web infatti non ha avuto una reazione molto positiva alla notizia: sono in tanti a storcere il naso, soprattutto perché si tratta di un nome che può essere sia maschile, sia femminile (tra i personaggi “noti” va ricordato il soprano Diamante Maria Scarabelli e la poetessa Diamante Medaglia Faini, entrambe vissute nel diciottesimo secolo). Un po’ come chiamare “Andrea” una femminuccia. I tifosi della Roma avrebbero preferito certamente un nome più classico, anche se questo in greco significa invincibile, inflessibile ed indistruttibile. Per restare in tema non sarebbe stato meglio scegliere un nome come Giada o Smeralda? Diamante non convince proprio. La loro primogenita si chiama invece Aurora, anche questo sicuramente particolare, ma molto più diffuso negli ultimi anni.

Fortunatamente la Quattrociocche è serena e non si lascia minimamente influenzare dai giudizi negativi. Anche perché questa gravidanza è andata decisamente meglio della prima, con la quale era ingrassata di ben ventitré chili: “Ora ne ho presi solo 7 – ha ammesso – Forse perché nel frattempo ho iniziato a fare un po’ più di sport anche io”. Solo una cosa la preoccupa: il dover ricominciare da capo con pappe e pannolini. Ricordiamoci che ha solo venticinque anni: “Sono la più giovane delle mamme dell’asilo – ha concluso – ma non mi sono mai sentita inadeguata“.

Foto by Twitter

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