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“Anche io come Lapo”: il racconto shock di Vittorio Sgarbi

Sgarbi, intervistato a La Zanzara, ha detto la sua e ‘assolto’ Lapo Elkann sul caso trans. Con l’occasione ha raccontato anche un episodio del suo passato…

Vittorio Sgarbi, martedì 29 novembre 2016, ha commentato a Matrix il caso di Lapo Elkann, indagato in America per aver simulato il suo stesso sequestro allo scopo di ottenere il denaro sufficiente per pagare un trans con cui aveva un debito dopo 2 notti di bagordi, tra alcool e droghe. Il critico d’arte ha ribadito la propria opinione anche durante la puntata del 1 dicembre de La Zanzara.

Secondo Sgarbi, stando alle sue dichiarazioni leggermente colorite alle quali ci ha ampiamente abituato, il reato di simulazione non esiste. Con quei 10 mila dollari richiesti alla famiglia, infatti, Lapo Elkann doveva soltanto saldare il conto con la trans e quindi una sorta di sequestro è avvenuto (secondo lui):” Lapo? Mi sembra nella norma, non fa nulla di strano. Lo prende nel c*lo e gli piace. Qui il reato è la simulazione, che non esiste. Aveva un uccello dietro il c*lo e per liberarsi chiede l’aiuto della famiglia. Tutto qui. La sua natura è questa, che c’è di male? Sono tanti a prenderlo nel culo e a farsi la cocaina. Sarebbe strano se beccassero Giovanardi andare a trans, cosa non improbabile. I soldi che usa Lapo sono quelli del trans. Questo nerboruto gli chiede i denari e lui chiama i parenti per i soldi. Dov’è la simulazione? Come si fa a parlare di riscatto quando sono in ballo 10mila dollari.”

Poi racconta anche una sua esperienza molto personale: “Sì sono attratto, ma tengo molto al mio c*lo, sono arcaico. Sono stato con Eva Robin’s, ma ero attivo. L’ho presa da dietro. Sono attratto dal mistero della bisessualità, dal terzo sesso. Ma non voglio farmelo mettere nel c*lo.” E se lo dice lui…

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Photo Credits: Twitter

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