Anticipazioni TV

“Tutta la verità” sulla strage di Erba, le anticipazioni del primo speciale

Il 10 aprile debutta in prima serata sul Nove il primo dei due speciali di Tutta la verità, la serie che ricostruisce i più controversi e clamorosi fatti di cronaca nera del nostro Paese, cercando di rispondere ad una domanda cruciale: la sentenza è andata davvero al di là di ogni ragionevole dubbio? O si è scelta la strada più semplice e più mediatica?  

Questa sera, 10 aprile, debutta sul Nove, alle ore 21.15, il primo dei due speciali di Tutta la verità, la serie che ricostruisce due dei più controversi e clamorosi fatti di cronaca del nostro Paese che hanno scosso pesantemente l’opinione pubblica: la strage di Erba e il delitto di Avetrana. I due grandi casi di cronaca nera con le loro indagini complesse e contraddittorie hanno riempito giornali e tv, dividendo l’Italia tra innocentisti e colpevolisti. Tutta la verità racconterà i casi dall’inizio ad oggi, seguendo rigorosamente la cronologia dei fatti per come sono realmente accaduti e non per come sono stati trasmessi agli atti o trattati dai media.

In questa prima puntata verrà analizzato il brutale eccidio che ha sconvolto il comune lombardo di Erba nel dicembre del 2006. Per tale mattanza sono stati riconosciuti colpevoli e condannati in via definitiva i coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano, vicini di casa delle vittime. Un caso apparentemente cristallino grazie alla presenza di una confessione, un testimone oculare e una prova scientifica. La produzione di Tutta la verità è andata però a Tunisi per intervistare Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef Marzouk, uccisi insieme alla madre di lei, Paola Galli, e alla vicina di casa Valeria Cherubini. Indicato inizialmente come colpevole a causa dei suoi precedenti penali, Marzouk ha sempre espresso dei pesanti dubbi riguardo la colpevolezza di Rosa e Olindo. E non è il solo.

Ed è proprio attraverso le sue parole che il programma inizia a ripercorrere le varie fasi della vicenda e le analizza, con il contributo di alcune testimonianze inedite dei conoscenti della coppia, del racconto del maresciallo Comandante della Stazione dei Carabinieri di Erba incaricato delle indagini e delle immagini originali relative al caso: la macabra scoperta dei cadaveri e del vicino di casa Mario Frigerio, marito della Cherubini, gravemente ferito alla gola; l’iniziale caccia all’uomo contro Azouz immediatamente additato dai media come il colpevole, poi scagionato; i suoi precedenti screzi in carcere con alcuni esponenti della malavita locale e i suoi turbolenti trascorsi negli ambienti dello spaccio. Fino ad arrivare alla nascita dei sospetti su Rosa e Olindo, le loro conversazioni private intercettate e registrate dalle cimici dei Carabinieri; gli audio delle prime stentate dichiarazioni di Frigerio in ospedale. Si ricostruiscono le analisi scientifiche sull’auto di Rosa e Olindo, il loro arresto, i pressanti interrogatori in carcere, le incongruenze nelle confessioni poi ritrattate, il processo e la condanna. Un lavoro imponente per raccontare tutta la verità su questo caso, per il quale è in corso una richiesta di nuovo incidente probatorio che potrebbe portare alla riapertura del processo.

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