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Scomparsa Isabella Noventa, scioccante ipotesi sul cadavere: ecco dove si troverebbe

Si avvicina il processo d’Appello nei confronti di Manuela Cacco, Freddy e Debora Sorgato, tutti imputati nell’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016. Il corpo della donna è stato cercato in lungo e in largo invano. Una perizia sembra confermare la tesi sostenuta dall’amante della donna: ecco dove si troverebbe il cadavere.

Che fine ha fatto il corpo di Isabella Noventa, la segretaria 54enne scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016, rimane un mistero. Per la morte della donna sono stati condannati in primo grado a 30 anni di reclusione l’amante Freddy Sorgato e la sorella Debora, mentre Manuela Cacco è stata condannata a 16 anni e 10 mesi. L’uomo con la passione per il ballo ha sempre sostenuto di essersi liberato del corpo della donna gettandola nel fiume Brenta. Le ricerche effettuate in questi anni, in cui purtroppo ha perso la vita il Sostituto Commissario Rosario Sanarico, sommozzatore della Polizia dello Stato, non hanno portato a nulla.

Il 19 settembre si tornerà in aula per l’inizio del processo d’Appello. Secondo i legali dei fratelli Sorgato la pena è ingiusta e contesteranno in particolar modo la premeditazione. Per la Procura e per i giudici di primo grado invece il delitto è stato studiato a tavolino ed Isabella è stata uccisa per gelosia e rancore con una mazzetta nella casa dell’uomo. A sostegno della loro tesi gli avvocati hanno allegato alle memorie anche alcune perizie, tra cui quella del perito ingaggiato dalla difesa di Freddy che dimostra come il corpo di Isabella Noventa, gettato come sostiene Sorgato nel fiume Brenta dopo il decesso della donna, sarebbe arrivato nel giro di 48 ore in mare. Per tali ragioni il cadavere della segretaria di Albignasego non è mai stato trovato nonostante le molte ricerche.

La difesa di Manuela Cacco, terza complice del delitto di Isabella Noventa, punta invece a far scagionare la tabaccaia dall’accusa di concorso nell’omicidio in quanto non vi sono abbastanza prove che stabiliscano con certezza il piano dei due fratelli e la partecipazione della donna.

Photo Credits Facebook

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