
Ieri pomeriggio, come sempre alle 14:45 su Canale 5 è andata in onda una nuova puntata del datig show Uomini e Donne condotto da Maria De Filippi. A maggio scorso sembrava che Tina Cipollari avesse sepolto l’ascia di guerra facendo pace con Gemma Galgani. A quanto pare la storca opinionista frusinate ha cambiato idea. Infatti nell’appuntamento del martedì dedicato al Trono over è accaduto di tutto in studio.
Il duro scontro è iniziato quando Gemma stava parlando della sua frequentazione con il cavaliere Rocco. Tina ha iniziato a punzecchiare l’ex di Giorgio Manetti. “Ma ti sei guardata? Per favore mettetele uno specchio” ha esclamato l’opinionista. Quest’ultima ha poi preso per le mani la Galgani: “Ti metto al muro oggi eh…guarda che ti metto al muro!“. Anche Gemma, dal canto suo, si è agitata e ha invitato la Cipollari a togliere le zampe da gallina dalla mummia sua sosia presente in studio. “Lascia stare! Sono identiche alle tue. La mummia è stata fatta su tua immagine e somiglianza” ha replicato Tina. Le due donne hanno quindi iniziato a scontrarsi fisicamente e tra urla e spintonisono finite fuori lo studio. “Tina! Tina! Ma cosa fai?” ha urlato Maria, cercando di mettersi in mezzo tra le due combattenti. La conduttrice è poi riuscita a calmare le acque, rimettendo le due donne al proprio posto. A fine puntata, la dama torinese è però tornata ad attaccare Rocco. “Sono così nera che tremo dal nervoso. Tu devi prendere proprio un’altra piega te lo dico io. Perchè mi parli di Marco? Ma sto ballando con te, sto sorridendo.Parliamo di noi! Cosa c’entrano gli altri?”
Maria De Filippi e la lite nello studio di Uomini e Donne
Infatti la dama torinese e la Cipollari si sono nuovamente azzuffate. Il motivo? L’opinionista di Uomini e Donne ha rispolverato la rinomata mummia, ovvero il pupazzo di stoffa che secondo Tina, assomiglia molto alla Galgani. Ma questa volta la piemontese non è riuscita ad accettare l’affronto ed è scattata la lite. Ad un tratto i telespettatori hanno visto l’ex di Giorgio Manetti si è trovata contro il muro lamentandosi del dolore.