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Massimo Bossetti, la rivelazione: “Ho ricevuto pressioni per confessare”

Spunta una sconcertante rivelazione di Massimo Bossetti, riportata da Urban Post. Il muratore di Mapello è stato condannato, in tutti e tre i gradi di giudizio, all’ergastolo. Per la giustizia non ci sono dubbi: è stato lui quella maledetta sera del 26 novembre 2010 ad uccidere Yara Gambirasio. Nonostante tutto, l’uomo continua a dichiararsi innocente definendosi un prigioniero di Stato.

Nelle ultime ore stanno facendo discutere le clamorose dichiarazioni rilasciate dal suo avvocato Claudio Salvagni. Il legale ha fatto da tramite, divulgando il contenuto di una lettera che Bossetti ha scritto dal carcere e indirizzato a Marco Oliva, giornalista conduttore della trasmissione Iceberg Lombardia. Nella puntata di giovedì si è parlato della missiva: “Avrei potuto usufruire di benefici se mi fossi proclamato colpevole, molte volte mi sono state fatte delle proposte dalle persone che hanno indagato, ma il sottoscritto ha sempre declinato“.

“Devo poter guardare negli occhi i miei figli”

Ho sempre declinato la proposta di confessare – precisa il muratore bergamasco – perché come padre devo poter guardare negli occhi i miei figli. Qualcuno si è mai chiesto cosa hanno subito e cosa continuano a subire i miei famigliari? Non credo“. “Sono quattro anni e sette mesi che sono detenuto e che chiedo un test del Dna che sgombri ogni dubbio”. Le prove a suo carico sarebbero non serie né granitiche, lo ribadisce Bossetti, il quale sottolinea che nemmeno Yara avrebbe a suo dire ricevuto giustizia. “Non sono io la persona che l’ha uccisa e se qualcuno pensa che io nasconda altre persone, si sbaglia“. Massimo Bossetti si autodefinisce capro espiatorio “ma si è tralasciato di cercare altre piste che avrebbero portato la reale verità e non una verità costruita mediaticamente”. 

Massimo Bossetti, la rivelazione dell’avvocato:” Ecco chi cerchiamo”

Nonostante la sentenza della Cassazione, che lo scorso 12 ottobre 2018 ha confermato la condanna all’ergastolo per Massimo Bossetti, la difesa dell’uomo non si arrende. Claudio Salvagni, legale del carpentiere bergamasco, si è detto sempre contrario alla sentenza e continua a difendere, con tutte le forze, il suo assistito. Nelle ultime ore, l’avvocato ha rivelato una clamorosa ipotesi. In un’intervista esclusiva a Telelombardia, come riporta Como News 24, l’avvocato ha dichiarato di aver ricevuto un documento inedito ed esclusivo da un amico. Un documento che porterebbe ad una pista alternativa da seguire riguardo l’omicidio di Yara. “Un uomo misterioso la cui posizione va valutata attentamente“, dichiara Salvagni. Lo stesso legale ha anche rivelato, nella stessa intervista, di aver già informato Bossetti in carcere, ma senza aggiungere ulteriori dettagli.

Al momento si tratta solo di un’ipotesi. Ma la denuncia dell’avvocato, che è sempre stato vicino al 48enne in questi anni, potrebbe essere dall’effetto davvero clamoroso. La nuova rivelazione del suo legale potrebbe riaprire spiragli del tutto inediti per Bossetti. Lui, che si dichiara prigioniero di stato in una lettera alla redazione di Telelombardia, si è sempre professato innocente per il delitto della giovane Yara. “Cosa penso e cosa provo di queste motivazioni? – scriveva il muratore al giornalista Marco Oliva – Vergogna, schifo, rabbia. Tanta rabbia per come si sono svolte agli occhi di tutti voi e del mondo intero queste indagini. Si fa presto ad essere rovinati dallo Stato, lo stesso che ha il dovere di difendere i cittadini e che invece diventa il principale nemico”. 

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