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Lino Banfi: doppi festeggiamenti. Scoprite perché [FOTO]

Lino Banfi ha compiuto il 9 luglio scorso ottantatré anni, ma non ha voluto festeggiare subito martedì scorso ha atteso e vi raccontiamo perché.

L’attore pugliese, super amato dagli spettatori, venerdì sera ha voluto dedicare un momento di festeggiamento a una ricorrenza davvero speciale: i 33 anni da quando fu girato “Il commissario Lo Gatto”, girato a Favignana, con l’attore nei panni del protagonista. Ma rinfreschiamo la memoria su questo film diretto da Dino Risi, che ha segnato il percorso di Banfi.

Lino Banfi commissario

«Il commissario Lo Gatto e l’agente Gridelli (Maurizio Ferrini) indagano su un misterioso omicidio; il commissario è appena stato trasferito nell’Isola di Favignana come punizione per avere osato chiedere l’alibi a Papa Giovanni Paolo II mentre indagava su un omicidio avvenuto in Vaticano.
I primi mesi sull’isola passano senza che accada nulla di particolare, ma non appena scoppia l’afosa estate siciliana, sparisce improvvisamente dalla sua abitazione Wilma Cerulli, una donna giovane e benestante dall’oscuro passato di valletta e dalle importanti frequentazioni. Pare verosimile che sia stata assassinata, viste le abbondanti tracce di sangue lasciate sul pavimento, e le invidie e le gelosie che la circondano, e il commissario inizia le sue ricerche aiutato dal giovane agente Gridelli, che l’ammira e ne fa il suo modello di uomo e di professionista.
I due soggiornano presso una pensione gestita dalle tre sorelle Patanè; si fa avanti per aiutare Lo Gatto anche un singolare giornalista, Vito Ragusa (Maurizio Micheli), che a sua volta spera di fare carriera seguendo un investigatore dal futuro promettente.

I risvolti della commedia

Ben presto risulta che non c’è stato alcun omicidio e la presunta vittima non solo è viva e vegeta, ma in realtà si trovava in segreto insieme al Presidente del Consiglio in carica, Bettino Craxi, su una nave della Marina Militare: si tratta quindi d’un clamoroso scandalo, una scappatella extra-coniugale che fa cadere il governo in carica. Il nuovo Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, vuole ricompensare adeguatamente il commissario, facendolo promuovere nei ranghi della Polizia, dato che in fondo è stato il clamore da lui suscitato intorno alla vicenda a consentirgli di tornare al potere.
Promosso vicequestore e trasferito a Milano assieme a Gridelli, Lo Gatto commette una nuova clamorosa gaffe: durante un summit internazionale, fa infatti tuffare in una piscina i sette politici più importanti del mondo per sventare un presunto imminente attentato, avendo scambiato per un’arma pericolosa il bocchettone d’un aspirapolvere. Malgrado l’errore, Lo Gatto vedrà comunque premiato per il coraggio dimostrato, venendo trasferito nuovamente in Sicilia a combattere la mafia» (dalla scheda ufficiale).

Critica sociale

Il noto e prestigioso critico Morando Morandini disse a riguardo: «lo schema dell’investigazione poliziesca è il pretesto per una commedia di costume con intenti di satira sociale». Il lungometraggio è stato presentato nella sezione retrospettiva “La situazione comica (1937-1988)” della 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2010 perché rappresenta un pilastro importante del filone e di quegli anni per cui andava assolutamente onorato con festeggiamenti.
Lino Banfi

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