Il commissario Montalbano, Cesare Bocci: “Per continuare la serie ci serve…”
Il commissario Montalbano è pronto per tornare in tv: lunedì 9 e lunedì 16 marzo, su Rai 1, andranno in onda le due nuove puntate dell’amatissima fiction italiana. I titoli degli episodi saranno, rispettivamente, Salvo amato, Livia mia e La rete di protezione. Tra i volti più noti e iconici della serie ci sono, senza ombra di dubbio, quello imprescindibile di Luca Zingaretti, a cui è affidato il ruolo del protagonista, e quello di Cesare Bocci, che veste i panni di Mimì Augello. Proprio quest’ultimo attore ha deciso di rilasciare un’intervista al settimanale Oggi, in cui ha parlato del futuro della fiction televisiva.
Il commissario Montalbano: un anno difficile
Sì, perché Cesare Bocci lo sa bene: per Il commissario Montalbano è stato un anno davvero molto difficile. Il 17 luglio 2019 è morto Andrea Camilleri, storico e amatissimo autore della figura del commissario e delle sue storie. Il 1° febbraio 2020, invece, è morto Luciano Ricceri, scenografo della fiction. L’attore, che interpreta Mimì Augello, lo ha raccontato bene. «Questo per noi è stato un anno difficile, abbiamo girato con la tristezza nel cuore. Luca dietro la macchina da presa ha girato con la responsabilità e la malinconia addosso», ha spiegato.
Il futuro della fiction secondo Cesare Bocci
Date le difficoltà che si sono presentate nel corso di quest’anno sul cammino della fiction, Cesare Bocci ha espresso delle riserve su Il commissario Montalbano e sul suo futuro prossimo. «Per andare avanti con Montalbano, bisognerebbe inventare qualcosa di diverso», ha raccontato. C’è quindi bisogno di una boccata d’aria nuova, che dia una scossa alla fiction. Poi l’attore ha parlato del personaggio che si ritrova a interpretare, Mimì Augello. «È un poliziotto con le sue intuizioni, che a volte sbaglia. Persevera nell’essere attratto dalle donne. E a Salvo vorrebbe dire: “Ma goditela, ogni tanto, una scappatella da Livia!”», ha raccontato.