Detto da loroPrimo Piano

Coronavirus, Vittorio Sgarbi senza limiti: “Virus del bu*o del c**o, uscite di casa! Capravirus”, web indignato

Terminata la lite mediatica con Barbara d’Urso, Vittorio Sgarbi torna alla ribalta con una nuova polemica; questa volta la tematica è particolarmente scottante: il coronavirus. Il critico d’arte non le ha mandate a dire, si è scagliato contro tutti e ha sostenuto che il virus non sia né letale, né del tutto reale…

“Non c’è nessun pericolo, nessuno mi dice quello che devo fare”

Ecco cosa ha dichiarato Sgarbi: “Tutti voi sapevate che non c’è nessun pericolo, di nessun tipo, anche voi che state a Codogno, che debba cambiare la vostra vita. Andando in giro non ti capita un c…”. Sostenendo che si tratti di una semplice influenza aggiunge: “Chi ca*** è Burioni?. Chi ca*** è Pregliasco? Non credo a questa gente. Questo è il virus del buco del c***. Non credo al coronavirus, ci deve essere qualche cosa dietro, non possiamo cambiare la nostra vita per qualcuno a cui è venuto il raffreddore. Non c’è un ca***, dovete andare a fare in c***, chi ca*** è Conte? Un consiglio di cogli*** che dice quello che devo fare io. Casalino parla del virus… Io non scherzo, spero che mi ascoltiate molto, sono un zucche vuote, capre. Questo è il capravirus che ha preso il loro cervelli del ca***”.

Il web si indigna e Lucia Coppola risponde…

E’ chiaro che dichiarazioni così forti abbiano scatenato, nel giro di pochi minuti, una reazione molto forte: il web si è detto indignato e anche Lucia Coppola è intervenuta in merito: “Vittorio Sgarbi, oltre a essere presidente del Mart, è un deputato della repubblica. È grave che un deputato sbeffeggi le ordinanze del Consiglio dei Ministri, ordinanze emanate dopo aver interpellato esperti qualificati sia in campo sanitario che della protezione civile e rilasci dichiarazioni che potrebbero indurre, se da qualcuno recepite, a gravi danni per la salute pubblica, quando tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, concordano sostanzialmente con le azioni decise dal Governo dimissioni da presidente del Mart o la revoca dell’incarico da parte della Giunta provinciale”.

Pulsante per tornare all'inizio