Coronavirus, si cambia di nuovo: stop a sport e passeggiate, parchi chiusi
Il governo ha emesso una nuova ordinanza, con misure più restrittive per contenere il contagio da Coronavirus. Le nuove misure, che si sommano alle esistenti, sono valide dal 21 marzo al 25 marzo, quando scade il decreto che aveva imposto la stretta a tutti gli spostamenti e la chiusura di bar e negozi.
Parchi e giardini
È adesso vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. Resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Chiusi gli esercizi alimentari nelle stazioni ferroviarie e stop agli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi.
Le vittime e i malati
Si aggiorna di ora in ora il conteggio delle vittime in Italia. Sono 4.032 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì 19 marzo di 627. Si tratta del maggior incremento dall’inizio dell’emergenza. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Al tempo stesso sono 5.129 le persone guarite. I malati sono in tutto 37.860. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 47.021. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.
Le terapie intensive
“A noi – prosegue Borrelli – non risultano difficoltà nelle terapie intensive. È evidente che ci siano attività impegnative e sostenute, che tutti i medici siano occupati e si lavori in modo sostenuto, ma a noi non risultano difficoltà. Quando gli ospedali devono alleggerirsi, fanno ricorso alla Cross e fino ad ora tutte le richieste alla Cross sono state accolte. La Cross ha sempre funzionato e ce lo dice anche la Lombardia. Quando è partita l’emergenza, avevamo 5.400 posti nelle terapie intensive, oggi siamo intorno agli 8 mila e stanno ancora crescendo e stanno aumentando anche i posti in pneumatologia e nei reparti specializzati. C’è tutta un’attività di potenziamento – ha proseguito – che è stata messa in atto” dalle Regioni e dal governo.
Diecimila denunce in un giorno
Le Forze di polizia – indica il Viminale – hanno controllato il 20 marzo 223.633 persone e 9.888 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 91.129, denunciati 104 esercenti e sospesa l’attività di 19 esercizi commerciali. I 10 mila denunciati in un giorno sono un record dall’avvio dei controlli, l’11 marzo. Salgono così a 1.650.644 le persone controllate dall’11 al 20 marzo: 70.973 quelle denunciate per mancato rispetto degli ordini dell’autorità, 1.600 per attestazioni false; 834.661 gli esercizi commerciali controllati e 1.977 i titolari denunciati.