Enrica Bonaccorti e il matrimonio sfiorato con Renato Zero: “Fingevo di…”
![Enrica Bonaccorti malata racconta il suo dramma: "Spesso la gente non mi crede"](https://www.velvetgossip.it/wp-content/uploads/2019/01/img_archivio12192012141055.jpg)
La storia fra Enrica Bonaccorti e Renato Zero è stata densa di brividi, emozioni e speranze. La conduttrice ne ha parlato lungamente a Il Giornale Off, raccontando di come iniziò:
Ricordo la nostra passione per lo spettacolo, l’ingenuità dei nostri vent’anni, i baci rubati nei portoni e io che fingevo di essere l’agente di Renato Fiacchini e vestita ‘da grande’ cercavo occasioni per farlo esibire… ho riconosciuto e amato il suo talento da subito.
Enrica Bonaccorti ha parlato anche dell’intenzione di entrambi di sposarsi, andata però in fumo:
Avevamo deciso addirittura di sposarci. Dopo un paio d’anni ci siamo lasciati e ognuno si è riaccasato, io con quello che sarebbe diventato mio marito. Lui, dopo qualche mese dalla nostra separazione, ci tenne a comunicarmi che si era innamorato di nuovo. ‘La conosco?’, gli chiesi. E lui ‘Lo conosci’. Sono stati insieme vent’anni, mentre io, con mio marito, meno di due.
Il legame fra Enrica Bonaccorti e Renato Zero, però, è ancora estremamente particolare:
Brividi ne abbiamo provati tanti e anche oggi c’è elettricità fra noi due. Mi sento legata a lui oltre il tempo, l’assenza, il genere.
Lo stesso Renato Zero conferma la sensazione:
Che je vuoi di’ a Enrica? Ancora oggi, se la guardo negli occhi, mi rimane il brivido di ieri.
Enrica Bonaccorti ha parlato di Renato Zero come di un angelo:
Era bellissimo, lo chiamavo ‘Il mio angelo dalle spalle larghe’ perchè magro, sempre vestito di nero, con un viso celestiale e spalle ampie. Ho cominciato a stare accanto a lui tutto il mio tempo libero.
Gli incontri fra Enrica Bonaccorti e Renato Zero erano sempre più presenti:
Lui veniva a casa mia, io andavo da lui, uscivamo sempre insieme e il nostro ritrovo era Piazza Navona, che noi chiamavamo ‘Il nostro ufficio’. Ci ritrovavamo sempre ai tavolini di un bar a sognare il nostro futuro.